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Flaica nuovamente in presidio a Taverola (CE)

Il giorno 5 aprile si è tenuto un altro presidio sotto il Comune di Teverola da parte della Flaica e i lavoratori dipendenti della Gardenia Srl che si occupa dell’igiene urbana del comune casertano – vedi articolo. Durante la mobilitazione è stata sollecitata anche l’amministrazione comunale di Casaluce, in quanto, sono state evidenziate le stesse criticità rilevate dalla vertenza in corso, in sintesi: la società Gardenia Srl non rispetta le normative di sicurezza previste nel CSA (Capitolato Speciale di Appalto).

Nell’incontro avvenuto con il Sindaco di Teverola – Tommaso Barbato – è stato concordato un prossimo appuntamento a breve termine, con tutte le parti responsabili al controllo e al rispetto delle normative di sicurezza previste nel CAS, quali: Il Comando dei Vigili Urbani, il DEC, l’Assessore di competenza, Società e sindacato. La disponibilità del sindaco di Teverola è massima e in pieno accordo con le rivendicazioni espresse nella vertenza, al punto che il primo cittadino, vuole celermente trovare soluzioni onde evitare altre mobilitazioni di non ritorno, poiché, per tali gravità, i lavoratori esausti e non rispettati nel diritto, hanno espresso intenzioni di bloccare la viabilità cittadina facendo di conseguenza intervenire la Questura, poi la Prefettura e dopodiché denunciando tutto direttamente alla Procura della Repubblica.

Dopo l’incontro e con la richiesta del Sindaco di limitare i disagi della lavorazione pubblica, si è colto comunque malumore nei lavoratori, poiché, gli stessi sono obbligati ad andare a prendere i mezzi di servizio a circa 25km di distanza, a Napoli, quindi, ben oltre i comuni limitrofi di Teverola o Casaluce come d’intesa nel capitolato di appalto.

Da aggiungere che, in questi giorni c’è stato un botta e risposta tra la Società Gardenia Srl e la Flaica. Proprio la società ha diffidato l’ O.S. a non indire assemblee con i lavoratori nelle piazze o in altri luoghi che non siano le sedi di lavoro, paventando anche possibili azioni legali a tutela dell’immagine dell’azienda stessa, compromessa, appunto, per la mobilitazione sindacale svoltasi in maniera pubblica e, con ricadute disciplinari sui lavoratori seguita dalla minaccia del licenziamento, esercitando un articolo del Ccnl di riferimento, quale: “volontario abbandono, durante l’orario giornaliero prestabilito, del proprio posto di lavoro che abbia causato grave danno all’impresa”.

Il paradosso contestualizzato vuole che la stessa società faccia riferimento alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori in cui l’azienda è responsabile durante le assemblee retribuite.

Infatti, l’O.S. ha chiesto un luogo di competenza aziendale dove svolgere le assemblee, ma sembrerebbe che la stessa Gardenia Srl, non abbia locali adibiti alle assemblee sindacali.

Quindi, il modus operandi della società non è ammettere delle violazioni riguardo il CAS e cercare di porre con urgenza rimedi, ma addirittura polemizzare con il sindacato e lavoratori sui sit-in avvenuti e che seguiranno, con la grave minaccia sia di adire le vie legali sia per danni di immagine e sia nel perseguire i lavoratori in protesta, la strategia del terrore

Siamo abituati in questo paese che chi chiede diritti, viene direttamente colpito, soppresso da scellerate manie di prepotenza padronale.

Non mancherà in questi giorni, una nuova mobilitazione di protesta anche nel Comune di Casaluce per coinvolgere il sindaco nel dove la stessa Gardenia Srl ha un appalto in corso.

aprile ’23

Flaica Uniti CUB Caserta

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