Se il lavoratore non dà l’indicazione contraria per iscritto entro 6 mesi a partire dal 1° gennaio 2007, il TFR (Trattamento di fine rapporto) in maturazione (la liquidazione) in base al “silenzio assenso verrà trasferito ai fondi pensione. Il governo, su richiesta di Cgil-Cisl-Uil, ha anticipato di un anno lo “scippo del TFR”.
Con l’avvento della “seconda gamba previdenziale”, vi fu il saccheggio di un grande salvadanaio dei lavoratori: il loro TFR. Solo noi fummo quelli che la definirono un’operazione finanziaria a danno dei lavoratori, togliere il malloppo che garantiva un buon rendimento per metterlo in mano al “mercato”.
Con l’economia che arranca e l’inflazione che vola, i nodi vengono tutti al pettine: nel 2022, mentre il TFR ha avuto una rivalutazione del +9,9%, i fondi pensione hanno avuto un crollo rovinoso. Considerando i 2 comparti (teoricamente) più prudenti dei Metalmeccanici e delle TLC (quelli dove sono confluiti i TFR delle persone che non hanno scelto – quelle veramente scippate, insomma) si ha una differenza anche oltre il 20% rispetto al TFR:
FONDO COMETA (Metalmeccanici) – valore Profilo TFR Silente da 10,363 a 8,973 -14%
FONDO TELEMACO (Telecomunicazioni) – valore Profilo Garantito da 13,933 a 12,729 -8,64%
Gli altri profili hanno avuto perdite anche superiori !
Purtroppo anche il 2023 difficilmente vedrà il segno positivo (è previsto un rallentamento significativo dell’inflazione solo in autunno) e con l’incognita guerra che sembra ben lungi dall’essere risolta i risultati dei fondi continueranno nella loro discesa. Mentre il TFR proseguirà il suo trend positivo: per legge la rivalutazione del TFR è 1,5% + 0,75% dell’indice inflattivo Istat, con un’inflazione del 5% restituirà un rendimento del +5,25%.
Non si può lasciare il bastone della vecchiaia ai capricci del mercato finanziario, e’ criminoso!
Senza contare che a questi strumenti è stata regalata una tassazione agevolata che viene pagata dalla collettività. Dobbiamo pretendere che i lavoratori che vi hanno aderito possano tornare indietro e togliere le agevolazioni fiscali (pagate da tutti noi) a questi strumenti speculativi, che hanno avuto il solo scopo di essere il classico specchietto per le allodole a favore dei mercati finanziari!
Uscire dai fondi pensione è praticamente impossibile, salvo alcuni casi particolari che abbiamo seguito con esito positivo: i lavoratori che fossero interessati ci possono contattare per verificare tale possibilità.
Gennaio 2023
Federazione Lavoratori Metalmeccanici Uniti – Confederazione Unitaria di Base
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