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Vicenda Mauro Gennari/Inps

L’INPS con il messaggio Hermes n.195 del 10/1/2023 (che si allega) prende finalmente atto dei contenuti della sentenza della Corte dei Conti del 28/7/2022, che sono stati già ben evidenziati nei nostri due ultimi comunicati del 23 novembre e del 20 dicembre 2022. L’INPS cerca di dare una risposta alle criticità, segnalate dai giudici della Corte dei Conti, in relazione alla lavorazione dei riscatti ex art.13 della legge 1338/1962 (rendite vitalizie)

Tuttavia, nel tentativo di mascherare le pregresse inefficienze organizzative, di esclusiva responsabilità dirigenziale, istituisce la figura del “validatore” a cui però attribuisce necessariamente funzioni e poteri che spettavano e spettano per legge al Responsabile del Procedimento, come anche ampiamente rappresentato nel ricorso in appello presentato da Gennari alla Corte dei Conti e interamente recepito nella sentenza suindicata. L’INPS precisa che l’attività del “validatore” “deve concretizzarsi in un controllo di merito in ordine alla regolarità, nella sostanza e nella forma, della documentazione esibita” e che “la convalida sarà consentita soltanto alle utenze con il profilo di responsabile dell’Unità Organizzativa cui è attribuito il prodotto in esame”.
In sostanza si ribadisce quanto già precisato dal Direttore Generale nella circolare n. 78/2019, e cioè che la verifica dei requisiti formali e sostanziali necessari per l’accoglimento delle domande di riscatto ex art. 13 legge n. 1338/1962 (rendite vitalizie) spettava e spetta in via esclusiva ai responsabili del procedimento, ancorché ora vengono definiti “validatori”. Circolare del 2019 e messaggio Hermes del 2023 non fanno altro che allinearsi ai contenuti della legge n. 241/1990, in cui si specificano ruolo e funzioni dei responsabili del procedimento e del provvedimento. Insomma nulla di nuovo!
Ma allora perché alcuni dirigenti Inps hanno ritenuto di non procedere nei confronti dei superiori di Mauro scaricando le loro responsabilità sull’operatore? E perché hanno ignorato le evidenti e clamorose inefficienze organizzative riscontrate dai giudici della Corte dei Conti e riportate in una sentenza definitiva e inappellabile per l’Inps?
Considerato quanto stabilito da Inps nella circolare n.78/2019 e nel messaggio Hermes n.195/2023, che di fatto scagiona Mauro Gennari da ogni responsabilità, non si capisce come mai i vertici Inps non abbiano ancora disposto il suo immediato reintegro in servizio. E soprattutto non si capisce come mai tutti i sindacati presenti in Inps non si associno alla legittima richiesta di reintegro d Mauro, nell’interesse di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori.

30/01/2023, CUB Pubblico Impiego INPS

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