Ieri stato raggiunto l’accordo tra i rappresentanti dei lavoratori del polo logistico di Broni e le società Moving srls, appaltarrice – e Tigotà Spa – committente. La chiusura dell’accordo arriva dopo un periodo di mobilitazioni dei 198 lavoratori – assunti a tempo indeterminato – e grazie anche all’intervento della Prefettura di Pavia, date le ricadute che il licenziamento dei quasi 200 lavoratori avrebbe avuto sul tessuto economico e sociale del territorio
Cosa prevede l’accordo: la Moving riconosce un incentivo all’esodo, in base al grado di anzianità, per tutti i 198 lavoratori a tempo indeterminato addetti all’appalto. “Chi è entrato in servizio prima del 2021 – ha detto Maurizio Fratus della Cub trasporti che sta seguendo la vicenda – riceverà 25mila euro, chi dopo 17mila netti. Ma non è solo una questione economica, l’accordo restituisce dignità ai lavoratori. La nostra preoccupazione, infatti, era che questi lavoratori rischiassero di non trovare un altro posto perché etichettati come quelli che, con le loro inefficienze, avevano causato una perdita e non è così. L’azienda non è fallita, si sposta per una legittima scelta economica”.
In tal senso, la Gottardo si impegna a comunicare ai propri appaltatori e alle società terze dell’indotto l’elenco dei lavoratori disponibili a un trasferimento. “Ci sono lavoratori disposti ad andare a lavorare a Mantova – ha aggiunto Fratus – tanto più che il Comune offre contributi per il pagamento dell’affitto a chi si sposta per lavorare. Chi non lo farà avrà diritto alla Naspi, ma noi speriamo che tutti trovino un altro posto”