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Ultimissime sullo sciopero al Galilei

Da CUB Trasporti Pisa la conferma dello sciopero di 4 ore per il giorno 17 marzo 2023 riguardo l’indotto del trasporto aereo

Lunedi’ 13 Marzo a Napoli si è tenuto un incontro tra Cft e le società dell’handling presenti all’aeroporto Galilei. 

Ad oggi non è dato sapere i contenuti di questa intesa che si dice raggiunta conservando l’appalto in essere (ma non si sa se comprensivo anche del BHS) con la presenza della Cooperativa Cft.

La normativa prevede l’obbligo della revoca dello sciopero 5 giorni prima dello stesso o in caso contrario un accordo scritto tra le parti da inviare a Prefettura e Commissione di Garanzia. In caso di revoca dello sciopero senza accordo partirebbero sanzioni pesanti e onerose a carico del sindacato e dei lavoratori stessi .

Se la volontà dei lavoratori sarà quella di ritenersi soddisfatti del mantenimento dell’attuale appalto, il sindacato ne prenderà atto fermo restando che la nostra richiesta è quella di migliorare i livelli retributivi della forza lavoro nell’appalto.

Ma per un accordo scritto occorre 

  • Conoscere i contenuti dell’intesa tra Cft e le società e averne eventuale copia scritta per dare concretezza agli impegni di salvaguardia occupazionale per tutti i posti di lavoro in essere
  • Che Tha, Ta e Consulta Avia Patner mettano nero su bianco con Cft i contenuti dell’accordo e la durata del nuovo appalto e non si limitino a impegni generici da definire entro il 31 Marzo.

Senza questa documentazione, senza reali impegni scritti dipendenti dalla volontà delle società e non certo dal Sindacato, non resterà che confermare lo sciopero di 4 ore previsto per il giorno 17 Marzo.

CUB PISA RIGUARDO LE CONDIZIONI ATTUALI
“La lettera inviataci da CFT parla di una intesa di massima raggiunta ma ad oggi non esiste alcun accordo scritto tra Tha, Ta, Consulta e cooperativa. Nella lettera si parla del 31 Marzo come data entro la quale saranno definiti i contenuti di questa intesa. Alla luce di questa premessa vogliamo dire ai lavoratori che con tutto il rispetto ci fidiamo solo degli accordi scritti che coinvolgano anche il sindacato. Le società potevano chiamare al tavolo Cft settimane or sono e avere il tempo per perfezionare l’intesa, con cifre economiche e contenuti da esporre e condividere anche con il sindacato. Non lo hanno fatto ventilando una reinternalizzazione dei servizi (senza lavoratori?) poi hanno cambiato idea. Fino a quando non avremo certezze scritte non potremo asserire che tutti i posti di lavoro saranno salvi ma soprattutto ricordiamo quanto sia importante fare sciopero venerdì 17 marzo per lanciare un messaggio chiaro alle aziende: se siete arrivati a parlarvi è in virtu’ della nostra mobilitazione e della presenza nel consiglio comunale di Pisa che ha preso, unitariamente, posizione a favore dei lavoratori degli appalti al contrario di quanto fatto dalla Regione Toscana che è rimasta silente per mesi. Se i lavoratori dell’appalto non vogliono farsi prendere in giro e aspettare che qualcuno decida il loro futuro devono scioperare il 17, non farlo metterebbe in condizione di debolezza quei sindacati che si sono esposti e hanno scelto di lottare per la difesa di tutti i posti di lavoro al contrario di chi ha taciuto nascondendosi o piegandosi ai voleri della società. Vogliamo poi aggiungere anche un’altra riflessione ossia che i contratti vanno migliorati sotto il profilo economico e normativo, se le aziende raggiungono fatturati importanti è anche grazie a chi tra part time e orari spezzati consente agli scali di raggiungere profitti. I lavoratori non hanno che una scelta: scioperare e rivendicare la loro dignità !”

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