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Mobilitazione generale nel settore del Trasporto aereo

Martedì 14 si è tenuto a Roma, sotto la sede del MEF, un presidio che ha fatto seguito ad altre manifestazioni nei mesi scorsi e venerdì 17 sarà la volta dello sciopero di 24 ore a livello nazionale. Cub Trasporti sta portando avanti questa battaglia a livello nazionale per tutelare i diritti calpestati di migliaia di lavoratori, penalizzati chi sul posto di lavoro – dal 2017 non viene rinnovato il CCNL del personale di terra – chi dopo averlo perso un lavoro, come gli ex dipendenti Alitalia, illegittimamente licenziati ma a cui ora viene chiesto indietro quanto percepito negli anni di cassa integrazione a causa di una legge fatta su misura per scoraggiare i ricorsi

Numerosi sono i lavoratori che, pur avendo vinto nelle aule di tribunale i ricorsi contro licenziamenti illegittimi, ora scontano quanto previsto dalla Legge Fornero, che accorda al dipendente reintegrato un indennizzo non superiore alle 12 mensilità. Per questo lavoratori di Alitalia o Ita Airways si ritrovano con richieste esorbitanti da parte di Inps e Agenzia delle Entrate con cartelle che esigono cifre in alcuni casi di 50/60.000 euro a fronte di pagamenti ricevuti notevolmente inferiori. Nel frattempo i lavoratori ingiustamente licenziati, anche con disabilità o non più giovani, hanno potuto contare sulla cassa integrazione che ora però viene richiesta per gli anni in cui è stata versata se eccedenti le 12 mensilità dovute per legge. Una situazione che sta gettando migliaia di famiglie nella disperazione.
Il sindacato ha organizzato diversi presidi per sensibilizzare le istituzioni preposte, in primis Ministero del Lavoro e Ministero dell’Economia e delle Finanze, con cui sono anche intercorsi contatti e incontri che avevano fatto sperare nella volontà di risoluzione di queste situazioni al limite. Non sono mancate le rassicurazioni rispetto alla possibilità di inserire in Finanziaria un decreto ad hoc in modo da sanare le pratiche in sospeso ma alla fine non si è arrivati a nulla di concreto. Anche il presidente dell’Inps Pasquale Tridico si era direttamente interessato della questione ma alla fine non si è arrivati a una risoluzione e la risposta è stata che solo una modifica da parte del Legislatore avrebbe potuto sanare le cose. Altrettanto critica la situazione vissuta dai lavoratori del comparto di terra, che scontano nuove forme di precariato e il peggioramento delle condizioni lavorative e normative: Swissport non rispetta le normative del contratto nazionale e ha tagliato mensa e trasporto aziendale e Atitech, dopo soli tre mesi dall’acquisizione dell’ex handling AZ, ha avviato le procedure per la cassa integrazione per 400 su 700 lavoratori.
Entro venerdì 17 marzo, giorno dello sciopero nazionale, è poi attesa la conferma dell’incontro con il Ministero del Lavoro per ottenere risposte sulle varie questioni aperte, tra cui la scelta di tagliare dall’80 al 60% l’integrazione agli ammortizzatori sociali tramite il Fondo Speciale per il Trasporto Aereo-FSTA. In caso contrario il sindacato prevede di organizzare altri presidi oltre a quello già previsto per il giorno della riunione richiesta. Anche per quanto riguarda il futuro del comparto aereo nazionale le prossime settimane saranno decisive, con la trattativa con Lufthansa che pare in dirittura d’arrivo ma su cui il Governo per ora mantiene il riserbo. Il sottosegretario del MEF Federico Freni non ha rilasciato dichiarazioni specifiche in merito alla prossima riunione, che dovrebbe tenersi entro fine marzo, salvo confermare che sarà decisivo il parere del Ministero del Lavoro che sta operando per massimizzare le assunzioni.

-Presidio in Aeroporto di Fiumicino, venerdì 17 marzo ore 10 – T3 Partenze (Fontane);
-Presidio dalle ore 10 alle 13 nelle immediate vicinanze dell’area partenze dell’Aeroporto Valerio Catullo di Verona;

Comunicato sciopero comparto aereo-aeroportuale-indotto, venerdì 17 marzo 2023

Locandina Aeroportuali, sciopero venerdì 17 marzo 2023

 

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