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Aeroporto di Bergamo: Basta aggressioni alle colleghe e ai colleghi in turno

Il livello di tensione che viviamo all’interno del sedime aeroportuale di Bergamo ha ormai raggiunto un limite insopportabile ed è arrivato il momento di prendere parola ancora una volta in prima persona. Questa volta lo facciamo dalla “viva penna” di chi ha vissuto letteralmente sulla propria pelle ciò che è balzato all’onore delle cronache in queste ore.

A Orio ormai si parla di aggressioni verbali e fisiche nella stragrande maggioranza dei casi a colleghe spesso e volentieri sole o isolate nell’atto dello svolgimento del proprio dovere.

VIOLENZA DI GENERE UN VIRUS DA DEBELLARE ANCHE A ORIO!

La società in cui viviamo ci ricorda tutti i giorni che con la prevaricazione di ogni genere “si vince”, anche se Il tutto viene nascosto sotto una pennellata di “rosa” ipocrita con dei “battage pubblicitari che ovviamente restano esclusivamente a vantaggio del business ripulito da ogni “macchia”. autodifesa, si aprono e chiudono

Al “Caravaggio”, addirittura, si organizzano dei corsi di psicologia, di procedure di emergenza facendoci digitare una serie di numeri in condizione di minaccia aggravata in corso. Se si è fortunati, si ritorna in una minima condizione di sicurezza non prima di 20 minuti, se ovviamente si sono fatti i numeri giusti, chiaramente sempre a criticità in corso.

“Se temi per la tua incolumità vai via” ci dicono i responsabili.

“E dove, sul nastro bagagli? Ci chiediamo noi.

E’ giusto lasciare in mano al lavoratore l’onere di difendersi a forse “qualcun altro” dovrebbe adempiere al proprio dovere di organizzare un ambiente di lavoro sano e soprattutto sicuro?

OPERARE IN SERENITA’ E IN SICUREZZA: LA NOSTRA PIATTAFORMA!

Come lavoratrici e lavoratori dell’eccellenza lombarda chiediamo:

  • Più personale in turno, in modo che nessuna collega o nessun collega si debba sentire anche solo psicologicamente e fisicamente isolata/o, quindi facile vittima di malintenzionati di ogni genere.
  • Istituzione di uno sportello di ascolto psicologico accessibile h24 capace di soddisfare le necessità di tutte le lavoratrici e lavoratori sotto pressione almeno da quando entrano in servizio.
  • Più personale di pronto intervento in grado di essere operativo in tempo reale per scongiurare qualsiasi tipo di criticità inerenti la messa in discussione dell’incolumità fisica e psicologica di tutti.
  • Buste paga corrette per chiunque presti servizio presso il sedime aeroportuale.
  • Organizzazione dei turni in grado di conciliare lavoro e gestione di figli e parenti in difficoltà, ruolo culturalmente affidato esclusivamente alle donne.
  • Collaborazione concreta, fattuale e ad ogni livello, con le associazioni che si occupano di prevenire e combattere la violenza sulle donne e di gestire gli uomini maltrattanti.

Sono soprattutto LE DONNE le vittime di questi atti che si compiono quotidianamente! Insulti, volenze sessuali e verbali che continuano ormai DA ANNI anche sotto forma di ripicche e mobbing aziendali.

DI FRONTE A QUESTO STATO DI COSE NON POSSIAMO RIMANERE ANCORA IN SILENZIO: COSTRUIAMO INSIEME PERCORSI DI AUTO-CONSAPEVOLEZZA E TUTELA COINVOLGENDO TUTTE LE LAVORATRICI E I LAVORATORI!

Esprimendo totale solidarietà alla lavoratrice brutalmente palpeggiata invitiamo chiunque sia vittima di qualsiasi tipo di vessazione a denunciare pubblicamente ogni questione.

Cub Trasporti offre ogni tipo di sostegno necessario, compreso l’intervento tecnico di personale qualificato, vista la pluriennale collaborazione con associazioni auto organizzate che operano storicamente in questo settore particolarmente delicato.

INDIETRO NON SI TORNA

DIRITTI PER TUTTE E PER TUTTI

SFRUTTAMENTO E MALVERSAZIONE PER NESSUNO!

Bergamo, 9 agosto 2024

Cub Trasporti Bergamo: cubtrasportibergamo@gmail.com

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