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Alitalia: La Direzione Generale UE Competition sulla sentenza italiana

L’UNICA SENTENZA CHE RISPETTA IL REGOLAMENTO EUROPEO È QUELLA DEL TRIBUNALE DI ROMA CHE ACCERTA IL TRASFERIMENTO DI RAMO D’AZIENDA DA ALITALIA A ITA E, QUINDI, IL DIRITTO DEI LAVORATORI RICORRENTI DELLA EX-COMPAGNIA DI BANDIERA ITALIANA ALLA PROSECUZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO NELLA NEWCO, A PARTIRE DAL SUO “DECOLLO” DEL 15.10.2021

SE IL GIUDICE ITALIANO NON AVESSE RICONOSCIUTO IL TRASFERIMENTO DI RAMO D’AZIENDA DA ALITALIA A ITA, NON AVREBBE FATTO PROPRIO IL REGOLAMENTO UE 95/93 SUL TRASFERIMENTO DEGLI SLOT DA ALITALIA A ITA, NÉ LA DECISIONE UE DEL 10.9.2021 CON LA QUALE LA STESSA DG COMPETITION HA AVALLATO IL TRASFERIMENTO DELLE BANDE ORARIE AEROPORTUALI DA AZ A ITA, PROPRIO IN VIRTÙ DEL TRASFERIMENTO DEL CONTROLLO DEL RAMO AVIATION AZ A ITA STESSA.

La portavoce della DG Competition della UE, Sig.ra Arianna Podestà, ha manifestato una certa ‘irritazione’ rispondendo ieri (21 giugno 2023) alle domande dei giornalisti sulla vicenda del passaggio delle attività da Alitalia a Ita e sul pronunciamento del Giudice del Tribunale di Roma del 15.6.2023 che, accertata la sussistenza di un trasferimento di ramo d’azienda da Alitalia a ITA, ha disposto la prosecuzione del rapporto di lavoro dei ricorrenti AZ in ITA, nel rispetto dell’art. 2112 cod. civ. e della Direttiva 2001/23/CE della UE stessa. La Portavoce è tornata a esprimersi ‘nervosamente’ sulla discontinuità economica tra Alitalia e ITA, già comunicata dalla stessa DG Competition il 10.9.2021.  
Inoltre, stando all’articolo del Corriere della Sera del 21.6.2023 a firma di Berberi, avrebbe affermato che la suddetta discontinuità economica è «giuridicamente valida, resta e viene applicata», nonché «…è la decisione che le autorità nazionali devono seguire», quasi a sottolineare un supposto errore del Tribunale di Roma che ha riconosciuto i diritti dei lavoratori AZ ad essere assunti in ITA.

Forse la Sig.ra Podestà non ha rilevato le diverse le sentenze dei Tribunali italiani che, pur respingendo i ricorsi dei lavoratori AZ, hanno fatto proprie le tesi degli avvocati difensori dei lavoratori e respinte le argomentazioni degli avvocati datoriali sulla differenza tra discontinuità economica (confermata anche dalla visura camerale delle due società) e la continuità operativa e gestionale nel passaggio delle attività da un’azienda all’altra.
Perché la Sig.ra Podestà, a nome della DG Competition, non ha trovato nulla da dire in altre occasioni? Forse perché, seppur per altre ragioni, i ricorsi sono stati respinti e non è stato riconosciuto il diritto alla continuità del rapporto di lavoro per i dipendenti AZ in ITA?

Per ritrovare il giusto equilibrio sarebbe opportuno che la Sig.ra Podestà, prima di esprimersi sui doveri della Magistratura italiana rispetto alla Regolamentazione Europa – che è come noto direttamente applicabile negli Stati Membri – leggesse compiutamente la Decisione della sua stessa Direzione del 10.9.2021 con la quale si autorizzava, a pag.39, proprio per consentire il trasferimento degli Slot di Alitalia, il passaggio del controllo del ramo Aviation da Alitalia in AS ad ITA.

Come già scritto dalla Cub Trasporti (vedi https://cub.it/gli-slot-di-alitalia-passati-a-ita-airways/) alla Presidente del Consiglio, al Ministro e Viceministro dei Trasporti, alle Commissioni Trasporti di Camera e Senato, al Presidente di Lufthansa e come sollevato nell’interrogazione al Parlamento UE da una interpellanza sottoscritta da diversi onorevoli (primo firmatario è l’On. Corrao) per la Regolamentazione della UE o si riconosce il passaggio di ramo d’azienda e tutti i suoi effetti, anche quelli sulla continuità del rapporto di lavoro dei dipendenti, oppure gli slot non possono essere trasferiti da Alitalia a ITA (analogamente al trasferimento ETS gratuiti da AZ a ITA…a dispetto delle norme UE!) a dispetto del vero interesse della Compagnia tedesca per ITA (non è un caso che LH al termine dell’acquisizione di ITA avrà versato circa 800 mln di euro, cioè esattamente il valore stimato degli slot di Linate in possesso di ITA).

(Leggi anche https://cub.it/accordo-ita-lufthansa/)

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