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Assemblea Nazionale, Milano sabato 15 ottobre – ore 10

PER COSTRUIRE LO SCIOPERO GENERALE DEL 2.12.2022 E UNA MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA

Sabato 15 Ottobre le organizzazioni del sindacalismo di base promuovono un’Assemblea di confronto con tutte le realtà sociali e politiche che vogliono contribuire alla riuscita dello sciopero generale indetto per il prossimo venerdì 2 dicembre, per partecipare alla sua costruzione e promuovere congiuntamente una MANIFESTAZIONE NAZIONALE a Roma.
Lo sciopero generale può funzionare però se diventa parte di un’azione diffusa, non sporadica ma sistematica, che serve ad organizzare una resistenza popolare capillare e a dare sbocco alle campagne di lotta, a cominciare da quelle contro il carovita. Un’azione coordinata e condivisa, preparata con cura e per tempo

Le ragioni dello sciopero

Fmi alza stima Pil Italia 2022 a +3,2%, ma -0,2% nel 2023”.

Istat: tra 2019 e 2022 è boom per i prezzi del gas, +182,5%. Con gli aumenti dell’energia, margini negativi per l’8,2% delle imprese”.

“PIU’ ARMI, NO ALLA VIA DIPLOMATICA. L’EUROPARLAMENTO NON VUOLE LA PACE IN UCRAINA:  
Un’anteprima della politica estera del prossimo governo. All’Europarlamento Fratelli d’Italia, Forza Italia, Italia Viva e parte del PD votano no ad un emendamento nel quale si chiedeva un maggiore sforzo nel perseguire le vie diplomatiche per porre fine alla guerra in Ucraina. Insieme alla maggioranza del Parlamento europeo hanno votato la risoluzione con la quale si rafforzano le forniture di armi all’Ucraina e si chiede all’Ue di preparare una strategia di risposta in caso di attacco nucleare.”

Quelli riportati sono solo alcuni dei titoli che quotidianamente si rincorrono sui giornali e vengono fatti rimbalzare dalle agenzie stampa, come in una folle corsa verso il baratro a cui sembra non venga posto alcun freno, perlomeno da parte delle élite europee, con l’Italia tra i paesi più schierati a fianco di Stati Uniti e Inghilterra.
Quell’Italia che, come confermato dalle statistiche, è l’unico tra i paesi OCSE dove i salari non solo non sono cresciuti ma se possibile sono ancora peggiori rispetto a trent’anni fa e dove l’inflazione ha raggiunto la soglia delle due cifre, precipitando milioni di lavoratori e pensionati al limite della sussistenza.

A questo punto l’assenza di interventi seri per sostenere il reddito e i consumi dei lavoratori, dei pensionati e dei disoccupati e la volontà di destinare la gran parte delle risorse a disposizione esclusivamente al sostegno alle grandi imprese e a un clamoroso incremento della spesa militare, NON SONO PIÙ SOPPORTABILI.

Con lo scoppio della guerra in Ucraina e la scelta del governo italiano di parteciparvi, a dispetto dei vincoli della nostra Costituzione e a dispetto di un intervento per favorire la pace, le aspettative che circolavano attorno alla ripresa economica e alla conversione ecologica sostenuta dal PNRR sono svanite nel nulla.
È ormai chiaro che stiamo sprofondando in una drammatica recessione e che i progetti di fuoriuscita dal fossile sono rimandati sine die.
L’abbassamento generale delle condizioni di vita sembra essere considerato inevitabile da chi si appresta a guidare il prossimo governo. Mentre la speculazione impazza e si porta via più di 40 miliardi solo con gli extraprofitti sul gas, ci raccontano che non ci sono le risorse per difendere i nostri redditi… E il peggio forse deve ancora venire.

NO ALLA GUERRA, NO ALL’ECONOMIA DI GUERRA.

CUB-USB-CONF. COBAS-SICOBAS -SGB-ADL VARESE-USI CIT-COBAS SARDEGNA-CIB UNICOBAS

Per adesioni scrivere all’indirizzo e-mail: assemblea15ottobre2022@gmail.com

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