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Calo di produttività al porto di La Spezia

Le nostre perplessità erano più che fondate!


Come al solito, quanto avevamo creduto di vedere, si materializza anche questa volta proprio come nel precedente comunicato dove avevamo espresso la necessità di avere chiarezza dall’azienda e fatto presente le nostre perplessità sull’attuazione della L.223/91 così com’era stata impostata.
Ancora una volta, abbiamo la dimostrazione lampante che chi sigla gli accordi evidentemente non ha la percezione di cosa firma e/o nemmeno una visione prospettica
di come questi poi si possano rivelare veri e propri boomerang nel futuro per i lavoratori.
Per usufruire della L.223/91 era necessaria l’accettazione esplicita dei sindacati sulla presenza di un calo di lavoro così come poi dichiarato chiaramente nella lettera
rilasciata da LSCT ai dipendenti in distacco ad HANNIBAL nella quale addirittura si afferma la presenza di 30 unità in esubero.
Assistiamo ancora una volta alla completa passività di chi invece avrebbe dovuto garantire ai lavoratori clausole atte a non incorrere in questi meccanismi, che puntualmente a posteriori apre scenari inediti e preoccupanti per chi li subisce.
Ci sarebbe da ridere per non piangere! Soprattutto leggendo poi alcuni comunicati che, ormai a giochi fatti, rivendicano che non esiste alcun calo di lavoro (cosa più che
evidente dando un semplice sguardo al numero dei raddoppi di turno che ci sono stati solo nel primo trimestre di quest’anno) e che dimostrano l’ingenuità (?), per non dire
l’incapacità, di leggere in anticipo alcuni eventi come conseguenze di programmi aziendali preimpostati che si ripercuotono poi sui lavoratori che si ritrovano dalla sera
alla mattina con una lettera di distacco in mano.
La necessità di una rappresentanza sindacale, capace di interpretare e difendere gli intessi dei lavoratori, immediati ma anche di prospettiva, è sempre più evidente e spetta ai lavoratori capire che così non si può più andare avanti!

CUB Trasporti La Spezia, 03/04/2024

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