GIOVEDÌ 18 MAGGIO 2023 DALLE ORE 17:30 ALLE 20:30 – Corso Guglielmo Marconi, 34, 10125 Torino TO, Italia
COM’E’ CAMBIATO E COME STA CAMBIANDO IL LAVORO A TORINO
In questi trent’anni il lavoro in Italia, e in particolare a Torino, è cambiato profondamente. Non siamo più la città-fabbrica che i meno giovani ricordano. Tutte e tutti coloro che ancora fino ai primi anni ottanta in un modo o nell’altro sarebbero finiti a lavorare in fabbrica, oggi fanno altri lavori o si arrangiano tra lavoro nero e lunghi periodi di disoccupazione
Le promesse degli anni novanta, quelle di una Torino che si sarebbe rilanciata tra alta tecnologia, turismo culturale e terziario avanzato, però sono state tutte tradite. Oggi il lavoro a Torino e nella nostra zona è soprattutto lavoro povero, con contrattai nazionali impresentabili, part-time involontari e un diffusissimo ricorso al meccanismo dell’appalto, dietro a cui si cela una vera e propria intermediazione di mano d’opera. Si lavora sempre di più, sempre peggio e sempre meno pagate/i.
Nello stesso tempo il lavoro si è polverizzato in un numero impressionante di piccoli nuclei di lavoratrici e lavoratori sempre meno messe/i nelle condizioni di esercitare una capacità di contrattazione con controparti o troppo lontane o troppo evanescenti.
Come organizzare oggi queste lavoratrici e questi lavoratori?
Come costruire una rete di soggettività che sia in grado di portare sul terreno sociale la sfida a un sistema imprenditoriale allo stesso tempo fragile e onnipotente?
Queste le domande che ci siamo poste e che discuteremo con Salvatore Cominu, ricercatore sia di mestiere che di militanza e compagno attivo nei movimenti fin dalla seconda metà degli anni ottanta.