Congresso nazionale Unione Inquilini
Chianciano 29 settembre-1 ottobre
Al Congresso dell Unione Inquilini – il primo sindacato inquilini nato il 29 gennaio 1968 a Milano – hanno partecipato 180 delegati provenienti da 16 regioni e da oltre 40 province. Il XVII Congresso dell’Unione Inquilini si è tenuto in una fase storica di profondi cambiamenti.
Per la prima volta un partito di estrema destra è il primo partito in Italia e guida la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Finora questo governo ha fatto dell’esclusione sociale e della lotta ai poveri il suo asse centrale. Lo dimostrano l’azzeramento dei fondi contributi affitto e morosità incolpevole; il taglio del reddito di cittadinanza e dell’allegato contributi affitto per 200.000 persone solo nel 2023. Questo governo non ha stanziato un solo euro per l’edilizia residenziale pubblica a canone sociale nonostante le 650.000 famiglie nelle graduatorie, le 40.000 sentenze di sfratto, le 890.000 famiglie in povertà assoluta in affitto.
Di fronte a questo contesto di politiche attive di esclusione e di emarginazione dei poveri il Congresso è stato chiamato a definire una linea programmatica adeguata sostenuta da un ricambio generazionale del gruppo dirigente in grado di affrontare le gravi emergenze sociali nel percorso di costruzione e rafforzamento di una vasta coalizione per l’abitare a livello nazionale e articolata a livello locale nell’ambito della quale far emergere le proposte di Unione Inquilini.
Unione Inquilini così intende porre le basi per un sindacato sempre più radicato ed eretico come nella sua tradizione ma con giovani che si assumano la responsabilità di dirigerlo valorizzando le più significative espressioni di lotta formatesi nei territori.
Le conclusioni del congresso, il nuovo gruppo dirigente
Unione Inquilini dal Congresso nazionale una concreta spinta al rinnovamento dei gruppi dirigenti per affrontare in maniera adeguata le sfide di questo millennio. Eletta per la prima volta in un sindacato nazionale degli inquilini Segretaria Nazionale una donna quarantenne: Silvia Paoluzzi.
Il congresso dell’Unione inquilini svoltosi a Chianciano ha eletto all’unanimità dei delegati la nuova Segreteria e la nuova Segretaria nazionale nel solco del ricambio generazionale. Un’eresia quella dell’Unione Inquilini nata nel 1968 che si rinnova e che continua a esprimere avanguardie sapendosi rinnovare eleggendo Silvia Paoluzzi, la prima donna alla guida di un sindacato nazionale degli inquilini, una giovane di 40 anni. Delegati provenienti da 16 regioni e oltre 40 province da tutta Italia hanno partecipato al congresso nazionale del sindacato, i veri protagonisti sono stati gli studenti, i precari della casa e le donne.
Si rinnova la storia radicale del sindacato nato a Milano nel quartiere di Quarto Oggiaro nel 1968 Non cambia la linea politica già tracciata dal segretario uscente Walter de Cesaris. Cambia invece lo scenario politico nel nostro Paese che con un governo di estrema destra che da subito dichiarato guerra ai precari della casa eliminando il contributo all’affitto e il reddito di cittadinanza, attuando politiche di esclusione sociale. Da qui la necessità di una coalizione per il diritto all’abitare che attraverso un fronte largo riesca a portare le vertenze dei territori sui tavoli della politica affinché il problema abitativo possa essere affrontato in maniera strutturale garantendo a tutte le persone il passaggio di casa in casa nel rispetto del diritto internazionale in cui l’Italia si è già impegnata.
Oltre alla neo e giovane Segretaria nazionale Silvia Paoluzzi nella segreteria nazionale sono subentrati molte donne e nuovi dirigenti tra i trenta e i cinquanta anni. Con questo nuovo, giovane e agguerrito gruppo dirigente l’Unione Inquilini resta in campo in maniera rinnovata per affermare il diritto all’abitare.
Dichiarazione Walter De Cesaris del 28 settembre 2023
Sfratti: Ministro Piantedosi perché il Ministero non pubblica i dati sugli sfratti 2022?
Sta avvenendo un grave ritardo nella pubblicazione dei dati sugli sfratti del 2022. Com’ è noto ogni anno tra giugno e luglio il Ministero pubblicava i dati relativi agli sfratti dell’anno precedente.
Per la prima volta questo anno e in coincidenza con l’avvento del Governo Meloni i dati sugli sfratti ancora a fine settembre non sono stati pubblicati. Si tratta di dati ufficiali importanti che forniscono il quadro delle sentenze emesse, delle richieste di esecuzione degli sfratti e gli sfratti eseguiti con ufficiale giudiziario e forza pubblica. Dati nazionali, regionali e provinciali, utilissimi per conoscere il livello di precarietà abitativa e come il caro affitti incide sugli sfratti. Chiediamo.al Ministro Piantedosi di spiegare questo ritardo mai avvenuto negli ultimi venti anni e di adoperarsi per quanto di competenza alla loro pubblicazione nel più breve tempo possibile. Non vorremmo che dietro questo ritardo ci sia la volontà di omettere dati che sarebbero allarmanti che non giustificano le scelte del governo in materia di azzeramento dei fondi contributi affitto e morosità incolpevole; l’aver tolto a 200.000 persone il reddito di cittadinanza e l’allegato contributo affitto mensile; l’assenza di finanziamenti per aumentare la disponibilità di case popolari.”
Intanto … Altro sfratto esecutivo a Sesto San Giovanni
Il 28 settembre una coppia di coniugi in mezzo alla strada
NON SI PUO’ AMMINISTRARE UNA CITTA’ CON L’IDEOLOGIA – Comunicato di Unione Inquilini Sesto san Giovanni
“Giovedì 28 settembre l’Amministrazione Comunale aveva deciso che lo sfratto doveva essere eseguito a tutti i costi contro qualsiasi ragionevolezza. La coppia di coniugi ha trovato una casa da affittare a partire dal primo di dicembre (l’appartamento è nella fase finale di una ristrutturazione) attraverso conoscenze e amici; tramite agenzia è ormai diventato impossibile trovare un contratto di affitto perché vengono richieste due buste paga con contratti a tempo indeterminato e un cognome italiano.
Chiediamo da sempre che non vengano eseguiti sfratti ma solo passaggi da casa a casa e questa volta sarebbe bastato proprio poco perché l’appartamento è in sub-affitto, le mensilità arretrate vengono trattenute direttamente dalla busta paga del marito ed era stata comunicata la disponibilità da parte della famiglia a pagare anticipatamente l’affitto di ottobre e novembre. Un nostro militante, di fronte all’impossibilità di ottenere anche solo una proroga di qualche giorno, ha dichiarato la sua indisponibilità a eseguire un ordine assurdo emesso da un’Amministrazione che non usa il buon senso ma solo un’ideologia politica che vuole l’esclusione delle persone in difficoltà per una città riservata ai benestanti benpensanti. Nessun piano casa, nessun stanziamento per evitare che persone finiscano in strada, nessuna tutela per i minori, assegnazioni di case pubbliche al rallentatore (120 case pubbliche vuote e solo 11 assegnazioni nel 2022) cementificazione della città ma solo per i ‘palazzinari’, nessuna relazione con i sindacati. Alla fine per il nostro militante è arrivato un verbale di identificazione ma l’Ufficiale Giudiziario ha dovuto firmare una proroga di 12 giorni. Se la Giunta di Sesto crede che alzando l’asticella dello scontro con i sindacati si possono risolvere i problemi ha sbagliato valutazioni. Siamo disponibili ad aprire un tavolo di confronto, lo abbiamo chiesto in continuazione anche al Prefetto. Speriamo che prevalga la ragionevolezza che superi i fondamentalismi e gli atteggiamenti preconcetti.”