Con l’ordinanza n. 2738/2020 il Consiglio di Stato ha riconosciuto alle lavoratrici e ai lavoratori interinali, che hanno prestato servizio presso le Aziende Sanitarie Locali, il diritto a essere stabilizzati tramite procedure con posti riservati.
L’ordinanza, finalmente, rende giustizia ai tanti operatori e operatrici che, grazie al loro lavoro, hanno consentito alla Sanità pubblica di andare avanti in questi anni, con buona pace dei vari burocrati, delle ASL e delle Regioni che in tutti questi anni hanno foraggiato l’espandersi del lavoro in appalto nella Sanità, salvo poi, senza vergogna, non esitare a escludere questi stessi lavoratori dai processi di stabilizzazione.
Da questa ordinanza, la CUB Sanità, che in questi anni si è battuta in perfetta solitudine contro appalti in gran parte illeciti, trarrà nuova energia per continuare nella lotta e moltiplicherà i propri sforzi per organizzare le varie iniziative a salvaguardia di una Sanità pubblica, universale, che rispetti i diritti della cittadinanza e di lavoratrici e lavoratori.
L’attuale pandemia ha reso evidente a tutte/i l’importanza del sistema sanitario nazionale e l’urgenza di una sua profonda riforma che eviti di considerare la salute un business e la trasformazione delle ASL in comitati d’affari.
Ora più che mai è quindi necessaria la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori e della cittadinanza per moltiplicare le iniziative sui territori, diffidando al contempo dei sindacati complici. La CUB Sanità è pronta a unire le proprie forze per fare in modo che ciò sia possibile.
Roma 30 ottobre 2020
Confederazione Unitaria di Base
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