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Continua il valzer dell’ipocrisia

Assistiamo da mesi ormai al susseguirsi di trattative utili solo a smantellare elementi contrattuali importanti e dove puntualmente viene meno la credibilità stessa del sindacato

Gli scombussolamenti degli assetti geopolitici dovuti al conflitto bellico, che la CUB ha fortemente denunciato scioperando più volte contro le disastrose politiche nazionali, hanno generato una crisi che di certo non è ancora finita e che ci pone davanti un periodo d’incertezza riguardo ad un considerevole ritorno dei traffici, cosa che sicuramente può giustificare le scelte di quelle piccole aziende che si sono trovate in grosse difficoltà economiche, tra le quali non rientra di certo LSCT, che solo nel 2021 ha chiuso il bilancio con 40 milioni di utili netti.

Il dover accogliere a testa bassa tutte le richieste aziendali, anche quando queste risultano essere a dir poco imbarazzanti, con la scusa di voler passare per “delegati responsabili”, ci da un ulteriore conferma di quanto sia diventato facile mettere le mani nelle tasche dei lavoratori, soprattutto alla luce di una, seppur timida, ripresa delle movimentazioni degli ultimi due mesi.

Elementi come Ferie, Festività, ROL e tutto ciò che riguarda la qualità della vita, per la CUB non saranno mai considerabili come merce di scambio ai tavoli con aziende sane, soprattutto quando le giustificazioni a queste scelte risultano essere una vera e propria presa in giro nei confronti dei lavoratori fatta proprio da chi dovrebbe difenderne le parti.

Non ci uniremo mai a questi giri di valzer e, esattamente come abbiamo già fatto, dimostrando la nostra totale contrarietà alla firma dell’ultimo integrativo, rimaniamo distanti anche oggi davanti a prese di posizione che potrebbero rivelarsi inutili ed inconcludenti, soprattutto avendo ben presente che un’azienda che ha davvero a cuore i propri dipendenti avrebbe potuto risolvere questa situazione d’incertezza semplicemente utilizzando l’enorme flessibilità a disposizione concessagli dal CCNL porti, attraverso l’uso oculato dell’ADR, che avrebbe naturalmente sopperito alla momentanea crisi, senza farla pagare direttamente ai lavoratori, vero valore aggiunto, che hanno dimostrato di saper realizzare record che in altri porti difficilmente vengono realizzati.

Per tali motivazioni ci siamo presi del tempo per valutare l’andamento dei traffici e le eventuali azioni che avrebbe intrapreso l’azienda, ma, alla luce di quanto sta accadendo, siamo fortemente in disaccordo sulle scelte maturate e ci vediamo costretti a prenderne le distanze usando le modalità e le tempistiche che comunicheremo prossimamente ai lavoratori.

CUB Trasporti La Spezia, La Spezia 15/04/2023

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