Ieri pomeriggio l’esplosione alla centrale elettrica Enel di Bargi (BO), a 40 metri sotto il lago dove già si contano 3 morti e 5 feriti e altri 4 operai dispersi. Le ditte coinvolte nella manutenzione e collaudo della nuova turbina sono tre e al momento le indagini ancora non hanno fatto piena luce sulla dinamica dei fatti.
“Come sindacato però – commenta Walter Montagnoli della segreteria nazionale Cub – non possiamo esimerci dal ribadire con forza la necessità di introdurre misure draconiane a livello legislativo in materia di sicurezza sul lavoro. Ancora una volta un caso in cui la manutenzione affidata a ditte esterne è al centro di quella che al momento possiamo definire tragedia ma di cui attendiamo l’accertamento delle cause.
Il 25 aprile saremo in corteo per ricordare che la Costituzione, figlia della Resistenza, all’articolo 1 dichiara che la nostra è una Repubblica basata sul lavoro, così come il 1 maggio non mancheremo di ribadire che la nostra Carta costituzionale deve essere rispettata in pieno e che non è più tollerabile che ancora il profitto si trasformi in strumento di morte.”
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