La scorsa notte nella zona centrale del paese ellenico si è verificato quello che già è stato definito il più grave incidente ferroviario mai verificatosi in Grecia. Questa mattina si parlava già di 40 morti e almeno 130 feriti ma più di altre cinquanta persone mancano all’appello. Il treno con i passeggeri a bordo proveniva dalla capitale Atene mentre il treno merci arrivava in direzione opposta, viaggiando sul medesimo binario. Lo schianto a forte velocità ha letteralmente polverizzato le prime due carrozze entrate in collisione quando il convoglio proveniente da Atene e diretto a Salonicco stava uscendo da un sottopassaggio dell’autostrada e altre tre almeno hanno preso fuoco
Dalle prime ricostruzioni si tratterebbe di errore umano, infatti un capostazione è stato arrestato nelle prime ore dopo l’incidente. La televisione pubblica greca riferisce che gli accertamenti giudiziari sono appena iniziati ma sembra che dopo la stazione di Larissa i due treni fossero sul medesimo binario, dove da diverso tempo i semafori non funzionavano. Il traffico dei convogli viene infatti regolato telefonicamente dai capi stazione, che comunicano per dirigere e smistare il passaggio dei convogli e dare il via libera.
Il funzionamento manuale del sistema di traffico ferroviario era stato da tempo posto al centro degli allarmi dei sindacati, che accusano le gravi carenze per la sicurezza di passeggeri e lavoratori delle ferrovie.
Proprio gli impianti di sicurezza non funzionanti sono stati messi sotto accusa anche da un esperto di sicurezza ferroviaria greco, Anastos Dedes, che interpellato dalla tv dopo la tragedia ha dichiarato: “Da quanto ne so, l’impianto esiste, sui treni e sulla linea, ma non è stato potenziato e messo in funzione, con il risultato che i treni sono lasciati agli ordini dei capistazione e si muovono alla cieca”. L’operatore ferroviario greco Hellenic Train, da luglio 2022 controllato di Trenitalia del Gruppo Ferrovie dello Stato, ha riferito che a bordo del treno passeggeri viaggiavano circa 350 persone. Le squadre di soccorso sono intervenute nella notte e successivamente sono arrivati i mezzi pesanti per iniziare a spostare i pezzi più grandi dei treni. Sul treno erano presenti molti studenti universitari, che rientravano dal ponte di Carnevale e intervistata la vice ministra greca della Sanità, Mina Gaga, ha commentato: “Mi dispiace molto per i genitori”. Mentre il presidente del sindacato dei lavoratori delle ferrovie greche, Yannis Nitsas, ha riferito che nell’incidente sono morti 8 dipendenti delle ferrovie, tra cui i due macchinisti del treno merci e i due macchinisti del treno passeggeri.
La denuncia dei sindacati
Tre settimane fa (7 febbraio) il Movimento sindacale democratico unito delle ferrovie (DESK) aveva emesso un duro comunicato, l’ennesima denuncia a partire da luglio, sullo stato di pericolo per la sicurezza ferroviaria in Grecia. “Finché non verranno prese misure di protezione nei luoghi di lavoro e il funzionamento e il traffico dei treni in sicurezza, non ci sarà fine agli incidenti [..] Ormai è esasperante che si tratti di un fenomeno quasi quotidiano e che non venga presa alcuna misura sostanziale, che non venga avviato alcun miglioramento delle infrastrutture e del funzionamento, che le agenzie coinvolte non vengano controllate e che non vengano ricercate responsabilità. Come i governi precedenti, quello attuale ha altre priorità rispetto alla circolazione sicura dei cittadini. Percepiscono la sicurezza come un costo. Il ministero trova i soldi per i vari appalti, ma per completare finalmente l’infrastruttura ferroviaria e la viabilità sicura NO! “Hanno tempo… a un certo punto finiranno“. “Enti vari, OSE e HELLENIC TRAIN si trasferiscono le responsabilità, ma alla fine non è mai colpa di nessuno… Non aspetteremo che arrivi l’incidente, per vederli versare lacrime di coccodrillo.”
Cosa chiedono i sindacati
-Assunzione diretta presso OSE (gestore infrastruttura) e HELLENIC TRAIN di personale a tempo indeterminato con diritti consolidati per coprire le grandissime e gravi carenze in tutte le mansioni.
-Corrispondente specializzazione e certificazione del personale.
-Programmi di formazione per tutti i dipendenti nel modo sicuro di eseguire le attività.
-Completamento dei progetti infrastrutturali e messa in sicurezza della rete ferroviaria.
-Manutenzione e riparazione adeguate del materiale rotabile e della linea.
-Manutenzione, riparazione e ammodernamento di tutte le attrezzature tecniche e di tutte le strutture per un lavoro sicuro.
-Misure di sicurezza per il traffico dei treni soprattutto quando attraversano aree residenziali.
-Devono essere forniti tutti i dispositivi di protezione individuale.
-Tecnici della Sicurezza e Medici del Lavoro in ogni complesso.
Il DESK era già intervenuto in occasione del grave incidente verificatosi il 24 gennaio 2023: ” Ci si chiede davvero cos’altro debba accadere affinché il governo, il datore di lavoro, si assuma finalmente le proprie responsabilità. Dovremmo prima piangere i morti e poi prendere misure per proteggere la vita umana? Quanto costa la vita umana per quelli di sopra?“
Sul disastro di Tempe: il treno IC 56 Atene-Salonicco, dove viaggiavano 350 persone, era stato fermato a Palaiofarsalos per caduta della linea aerea e aveva accumulato molto ritardo. I primi due vagoni hanno preso fuoco (fino a 1500° la T raggiunta). 32 morti, in gran parte giovanissimi, 85 feriti Il capostazione di Larissa (ora in carcere) si presume abbia concesso indebitamente il via libera sul binario occupato dal treno che viaggiava in senso inverso. Dai vari resoconti si desume che fosse in vigore una sorta di “blocco telefonico”, col distanziamento affidato al DM. Il presidente dell’associazione dei macchinisti, Kostas Genidounias, ha dichiarato che i sistemi elettronici di supporto ai macchinisti non funzionano da anni: “Niente funziona, tutto è fatto manualmente. Siamo ‘in modalità manuale’ su tutta la rete Atene-Salonicco”, ha detto, sottolineando che “né gli indicatori, i semafori, né il controllo elettronico del traffico funzionano. Ad Atene il capostazione dà il via libera per passare alla stazione successiva. Questa procedura viene eseguita in circa 15 punti sulla tratta da Atene a Salonicco perché nessun sistema di telemonitoraggio o fotosegnalazione funziona“.