Ieri, 21 febbraio, presso il Tribunale del lavoro di Milano si è tenuta l’udienza relativa al ricorso presentato da 47 lavoratori ex Alitalia, che non sono stati assunti dalla nuova compagnia di bandiera Ita Airways, al pari di altri quasi quattromila colleghi nella medesima situazione
Come avevamo annunciato, proprio ieri un gruppo di lavoratori in cassa integrazione era riunito con rappresentanti della Cub Trasporti, tra cui il segretario nazionale Amoroso, di fronte alla sede del Tribunale del Lavoro milanese per far sentire la propria voce e testimoniare della situazione in cui, insieme a migliaia di altri, si trovano a seguito della dismissione di Alitalia e della nascita di Ita.
“Da Alitalia a Ita, migliaia di esuberi nonostante una evidente continuità”
Queste le parole riportate sullo striscione srotolato davanti al Tribunale, a comunicare il nodo sul quale verte il ricorso teso a dimostrare la continuità tra le due aziende – Alitalia e Ita – e di conseguenza la richiesta dei lavoratori, che loro considerano più che legittima, di essere imbarcati nella newCo.
I 47 lavoratori, la maggior parte piloti e assistenti di volo che fanno base allo scalo milanese di Linate, ricorrono per “il diritto alla prosecuzione del rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato alle dipendenze della Spa Ita -Italia Trasporto Aereo- a parità di condizioni economiche e normative già godute alle dipendenze della Spa Alitalia Società Aerea Italiana in amministrazione straordinaria e ciò a decorrere dal 15 ottobre 2021“. In pratica gli avvocati che seguono il ricorso ritengono che l’intera operazione debba essere fatta rientrare in una “cessione di azienda o di ramo d’azienda“, da cui le garanzie di legge per il personale.
Una questione su cui la giustizia è chiamata ad esprimersi in base alla giurisprudenza ma che è condizionata dalle parallele manovre a livello politico ed economico nella delicata trattativa che vede Lufthansa interessata all’acquisizione di parte di Ita.
L’esito dell’udienza del 21 febbraio
“Il giudice del lavoro di Milano ha eccepito il diritto di consegnare la documentazione che certificasse la cessione del ramo d’azienda a Ita Airways, di fatto ritenendo prevalente e quindi accogliendo il parere espresso dalla Commissione Europea sulla discontinuità tra le due compagnie aeree.”, queste le prime parole del segretario Antonio Amoroso, all’uscita dal Tribunale. “Cub Trasporti – ha subito aggiunto – intende in ogni caso proseguire con le iniziative di mobilitazione, ritenendo inaccettabili le politiche industriali proposte dal nuovo Cda Ita, operazione che sta già mostrando tutte le sue crepe, evidenti anche nella decisione di Atitech, la società che ha acquistato il ramo manutenzione di Alitalia, di chiedere la cassa integrazione per due anni per 400 lavoratori”