La scure del Governo Meloni, sulla misura economica del Superbonus 110 che, anche con le sue imperfezioni, comunque ha dato delle proiezioni economiche positive per il rilancio del comparto edile – già di suo in forte difficoltà negli anni, messo in ginocchio anche da padroni senza scrupoli – sta creando una crisi senza precedenti, poiché, da un tentato rilancio, stiamo assistendo a un tentato suicidio dell’intero settore. Infatti, oltre a migliaia di aziende che falliranno, sono oltre 100 mila i lavoratori coinvolti che si ritroveranno senza un’occupazione e un salario.
Di che lavoro stiamo parlando? Il Governo Meloni, ci spieghi effettivamente a cosa punta, perché è fin troppo evidente che, l’emergenza sociale che stiamo vivendo è dietro la porta dei suntuosi palazzi di governo e, come intenda, a questo punto, offrire salari certi tramite occupazioni.
Se con tanta indifferenza si vuole generare sempre più povertà e privare il popolo dei diritti sociali, preferendo spendere soldi in armi piuttosto che pensare al “pane”, la strada è questa. L’abolizione del Reddito di Cittadinanza, la strafottenza sul salario minimo e, la minaccia della cancellazione del superbonus, sono questi i campanelli d’allarme – da non sottovalutare – per un salto a testa in giù nel baratro sociale.
Gli operai edili e l’intera filiera dell’ edilizia italiana deve essere salvaguardata, c’è tanto da fare per ricostruire un paese, per rinnovarlo soprattutto in ambito energetico, idrogeologico, nonché sismico, non si può ritornare indietro, il futuro è costruire rendendo tutto regolare, garantendo occupazione, reddito e crescita economica.
Febbraio 2023 CUB Edili