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Incontro internazionale dei sindacati di base

A seguito della riunione di Roma del 10-11 settembre 2022, le organizzazioni firmatarie riunite a Parigi il 21 e 22 gennaio 2023 desiderano riaffermare il loro sostegno alle lotte sindacali e sociali in corso in Europa

I nostri dibattiti sulle situazioni politiche, economiche, sociali ed ecologiche nei diversi Paesi rappresentati hanno permesso di verificare numerosi punti di convergenza sugli attacchi compiuti dai governi al servizio del capitalismo contro i lavoratori. Tuttavia, in questo contesto segnato dal rafforzamento delle politiche di austerità, accogliamo con favore la crescita delle mobilitazioni sociali, degli scioperi settoriali e generali.

In particolare, sosteniamo:

– lo sciopero della funzione pubblica nel Canton Vaud in Svizzera il 23 gennaio

– la mobilitazione in Francia, avviata dallo sciopero intersindacale e interprofessionale del 19 gennaio contro i numerosi attacchi antisociali, in particolare la riforma delle pensioni, e che continua con l’appello allo sciopero del 31 gennaio

– la mobilitazione in corso dal giugno 2022 in Gran Bretagna, con un appello dell’intersindacato interprofessionale contro le politiche di austerità e il costo della vita, per cui il 1 di febbraio sarà segnato da un appello per il diritto di sciopero

– la giornata nazionale di mobilitazione del lavoro sociale in Francia il 2 febbraio

– la Giornata internazionale di lotta per i diritti delle donne, 8 marzo, con appelli per lo sciopero femminista

– la giornata della mobilitazione internazionale per la difesa dell’acqua “Pas une bassine de plus” «Nessun laghetto di irrigazione più» il 25 marzo  nel Poitou in Francia

– la Giornata mondiale della salute per combattere la commercializzazione della salute e della protezione sociale il 7 aprile

– le lotte dei migranti e degli exiliat@s in Europa, in particolare lo sciopero dei lavoratori senza permessi di Chronopost e DPD nella regione di Parigi

– l’UGTSARIO, che porta avanti le rivendicazioni della lotta e il diritto all’autodeterminazione del Popolo Saharawi

– tutte le lotte dei lavoratori e delle lavoratrici e dei popoli per i loro diritti e per  l’autodeterminazione.

Questo incontro ci ha permesso di ricordare i nostri impegni precedenti, come la necessità di essere presenti alle manifestazioni nazionali in ogni Paese. Per sostenere le lotte, noi ci impegniamo a organizzare delegazioni ogni volta che è possibile nel Paese mobilitato e a promuovere incontri davanti alle ambasciate per i sindacati che non possono viaggiare. Come concordato a Roma, il sindacato Solidaires ha organizzato uno scambio con il sindacato di minatori di Kryvyï Rih in Ucraina in modo che le organizzazioni sindacali presenti potessero capire meglio la resistenza operaia in quel Paese in un contesto di guerra. I nostri scambi sui diritti sindacali mostrano che ovunque i diritti sindacali sono attaccati lo sono i diritti dei lavoratori e che il coordinamento collettivo internazionale è indispensabile per rispondere. Questo è anche il significato del nostro sindacalismo internazionalista. I nostri sindacati si impegnano a lavorare insieme per costruire una piattaforma per le richieste sul diritto di sciopero, le libertà sindacali e il diritto alla rappresentatività. Agiremo per aumentare la consapevolezza e trasformare queste richieste in realtà.
Per continuare il nostro lavoro, la CGT spagnola e la Confederazione intersindacale spagnola propongono di organizzare il nostro prossimo incontro l’1 e il 2 aprile 2023 a Barcellona.

Cobas Sardegna (Italia), Confederazione Generale del Lavoro (stato spagnolo), Confederazione Sindacale Intersettoriale (stato spagnolo), CNT – SO (Francia), Courant syndical Emancipation (Francia), CUB (Italia), CSP Conlutas (Brasile), SIAL Cobas (Italia) Syndicat Autonome des Postiers (Svizzera), SUD Vaud (Svizzera), TIE (Germania), Liverpool TUC (Gran Bretagna), UGTSARIO (Sahara occidentale) e Union Syndicale Solidaires (Francia)

Leggi l’Ansa sull’incontro di Parigi

Comunicato in lingua francese

Comunicato in lingua inglese

Comunicato in lingua spagnola

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