Neanche Draghi, mentore dell’intera operazione, sarebbe riuscito a nascondere il rossore per tale schifezza: mentre Ita rivela la evidente continuità con Alitalia e adotta il suo marchio, il Governo Meloni licenzia 2300 lavoratori AZ, in nome di una discontinuità che è tradita da ogni evidenza.
La notizia diramata sul Corriere della Sera, puntualmente informato dall’ufficio stampa aziendale e forse dallo stesso Turicchi, rivela l’ennesima beffa per migliaia di lavoratori: il marchio Alitalia “affiancherà” Ita dalla fine del 2024, a sugello di una continuità che Meloni&Co hanno cercato di nascondere, con il Decreto della Vergogna che presto sarà all’esame della Corte Costituzionale.
D’altra parte, la continuità di Ita con Alitalia (…senza Alitalia, Ita non sarebbe riuscita a far volare neppure una farfalla!) si rintraccia ovunque e non solo nelle perdite che, nonostante il successo raccontato dal management della newCo, ammontano a circa 140 mln di euro in 6 mesi, ovvero quasi 800 mila euro al giorno, proprio come nella ex-Compagnia di Bandiera italiana!
Tant’è che ormai la continuità Tra Alitalia e Ita è riconosciuta anche nei Tribunali del Lavoro a cui si sono appellati migliaia di lavoratori e dove sono molti i giudici che fanno i salti mortali per respingere le ragioni dei lavoratori e negare loro il diritto al trasferimento dall’una all’altra compagnia, a parità di condizioni salariali e normative, come prevede il passaggio delle attività da un’azienda all’altra.
E’ grazie a tale cecità che Ita, compagnia di proprietà del MEF, non solo non adotta alcuna trasparenza nei criteri di scelta del personale da imbarcare, nonostante ripetuti pronunciamenti del Consiglio di Stato ma si cimenta in inaccettabili selezioni, per valutare l’attitudine alla mansione di lavoratori AZ che sono stati in servizio per decenni: una trovata per non far tornare in servizio chi ne ha il diritto.
Stavolta, però, è diabolica (…oltre che vomitevole!) la coincidenza temporale sull’utilizzo del logo di Alitalia da parte di Ita a fine 2024, con la volontà del Governo di “prorogare” la cigs del personale AZ di soli 2 mesi (sic!), per poi licenziare 2300 lavoratori! a fine 2024, facendo salire a oltre 15 mila i lavoratori AZ espulsi negli ultimi 15 anni, grazie ai rilanci dai vari esecutivi che si sono succeduti.
NEANCHE GLI STOMACI CON 2 PALMI DI PELO DEI MINISTRI DOVREBBERO RIUSCIRE A SOPPORTARE E DIGERIRE UNA TALE PORCATA!
Meloni&Co sanno bene che le politiche di austerity, conseguenza dell’economia di guerra adottata, al varo (…presto ci renderemo conto di cosa si prepara!), non faciliteranno l’occupazione di migliaia di lavoratori che, per avere una possibilità di rientrare in servizio entro una manciata di mesi e senza subire tagli salariali e peggioramenti normativi, NON DEVONO E NON POSSONO ESSERE LICENZIATI ED ESPULSI DAL PERIMETRO DEL COMPARTO AEREO-AEROPORTUALE, PERALTRO IN COSTANTE ESPANSIONE.
- SERVE CHE IL GOVERNO, COME PROMESSO IN CAMPAGNA ELETTORALE, ATTUI UN VERO RILANCIO DELLA COMPAGNIA AEREA DI BANDIERA ITALIANA IN MODO DA TUTELARE L’OCCUPAZIONE E GLI INTERSSI DEI CITTADINI E DEL PAESE
- SERVE CHE SI METTA FINE ALLA SPERIMENTAZIONE SOCIALE SULLA PELLE DEI LAVORATORI, PERPETRATA CON LA COMPLICITÀ DI SEDICENTI SINDACALISTI, PRONTI A SOTTOSCRIVERE OGNI INFAMIA PUR DI CONSERVARE I PRIVILEGI
- SERVE CHE I LAVORATORI SI FACCIANO VEDERE E SENTIRE RIVENDICANDO GIUSTIZIA E DIRITTI.
28.9.2024 Cub Trasporti