La Questura di Milano ha vietato il presidio/manifestazione indetto da COBAS TIM e FLMUCUB TIM il 23 aprile 2024, sotto la sede di TIM di via Gaetano Negri, imponendo una piazza diversa.
Il presidio è stato convocato in concomitanza con l’Assemblea degli Azionisti che potrebbe ratificare la separazione e la nascita di due aziende diverse, NETCO di proprietà del fondo americano KKR e SERV.CO che rimarrà propriamente TIM.
CUB e COBAS che da anni si battono per la ripubblicizzazione di TIM (che oggi vede già il 9,4 % di presenza di Cassa Depositi e prestiti) hanno indetto un sciopero per tutto il Gruppo TIM nella stessa giornata dando appuntamento ai lavoratori e alle lavoratrici proprio in prossimità della sede legale dove ci sarà l’Assemblea.
Il divieto di manifestare in quel luogo arrivato dalla questura di Milano dimostra come su questa partita si voglia il silenzio dei lavoratori e delle lavoratrici, misto alla complicità dei sindacati confederali che da tempo hanno abbandonato la mobilitazione sul tema della separazione.
Non è la prima volta che si vuole impedire il dissenso verso le aziende di TLC. Un precedente pericoloso era già capitato a Roma il 12 dicembre scorso, in occasione della conferenza annuale TELCO 2023. Anche in quella occasione la Questura aveva provato a vietare la conferenza stampa indetta dai sindacati di base.
QUESTA DECISIONE DIMOSTRA ANCORA UNA VOLTA QUANTO QUESTO GOVERNO E I SUOI RAPPRESENTANTI NON SIANO AMICI DEI LAVORATORI E CHE SULLA VICENDA DI TIM NON VOGLIONO ESSERE DISTURBATI. IL TUTTO SEGUENDO LA LOGICA DEL MERCATO E NON LA TUTELA DELL’OCCUPAZIONE.
La manifestazione in ogni caso si terrà in una piazza vicina PERCHE’ COMUNQUE AUTORIZZATA. In ogni caso porteremo il nostro dissenso all’assemblea degli azionisti.
COBAS TIM – FLMU-CUB TIM