In data 1 agosto 2024 si è tenuto un presidio dei lavoratori del TPL Spezzino davanti al Palazzo Civico per richiedere chiarimenti sullo stato disastroso in cui versa questo essenziale servizio e diritto alla mobilità dei cittadini.
La CUB Trasporti ha deciso di non aderire, accusando l’attuale situazione di essere anche figlia delle azioni intraprese da alcune sigle sindacali che, solo poche settimane fa, hanno proposto soluzioni che hanno manifestato quasi una certa complicità con azienda e proprietà (vedasi nostra pubblicazione del 24 luglio c.a.). Essere accanto a persone con idee meno chiare e confuse ci ha messo nella condizione di desistere. Questa scarsa trasparenza e ipocrisia hanno spinto la CUB Trasporti a prendere le distanze, pur ritenendo essenziale continuare la lotta. Tuttavia, riteniamo che sia più che mai necessario coinvolgere l’utenza e la cittadinanza tutta, chiamandola a difendere il proprio diritto, in sinergia con i lavoratori.
Dalla nostra analisi emerge chiaramente che la posizione della proprietà, che ha dichiarato di non aver ridotto i fondi per il trasporto pubblico locale (TPL) e di non aver ricevuto i finanziamenti previsti dalla regione, è ambigua e del tutto inadeguata. Il tentativo di collegare la questione a dinamiche elettorali è stato considerato completamente fuori luogo.
Le attuali condizioni normative e salariali sono insostenibili e le dichiarazioni finali della proprietà, che scaricano la responsabilità sulla nuova dirigenza per risolvere le controversie con i lavoratori, sono ridicole e inadeguate. La proprietà continua a evitare ogni responsabilità per la crisi del trasporto pubblico, presentandosi come una vittima in un contesto paradossale. La situazione è ormai un declino irreversibile. L’azienda, dal canto suo, continua a chiudere il servizio facendo letteralmente “le nozze con i fichi secchi” sulle spalle dei lavoratori. Nei giorni scorsi, la CUB Trasporti ha denunciato uno stato lavorativo intollerabile. Il problema dei turni infiniti a fronte di pochi giorni di riposo per gli autisti è gravissimo. Quando i dipendenti lasciano l’azienda senza essere sostituiti, il carico di lavoro per chi resta aumenta, mettendo a rischio la salute e la sicurezza degli autisti e compromettendo la qualità del servizio.
Inoltre, la situazione di SEAL è una vergogna. Come denunciato in un articolo del 25 luglio, c’è stata una totale disorganizzazione e mancanza di rispetto verso i lavoratori di SEAL. A due settimane dal respingimento del ricorso al TAR, non c’è stata alcuna comunicazione concreta da parte di ATC, Trotta/ Riccitelli o dell’amministrazione comunale.
Questo silenzio è inaccettabile e dimostra una grave negligenza verso chi ha servito la comunità per anni. È scandaloso che i lavoratori siano lasciati nell’incertezza, con il rischio di ulteriori dimissioni che peggioreranno la già critica situazione del trasporto pubblico.
Le istituzioni sindacali e le aziende coinvolte devono smetterla di nascondersi e affrontare le proprie responsabilità, fornendo immediatamente dettagli chiari sui tempi e le modalità del trasferimento.
La CUB Trasporti ritiene che non sia con lo straordinario o con il richiamo di agenti in pensione che si possano risolvere i problemi di oggi e di domani. Basta con l’abuso della nostra disponibilità! La proprietà si rifiuta di affrontare la gravissima crisi del trasporto pubblico a La Spezia. È tempo di fine a questo scempio. Solo con azioni unite e decise dei lavoratori stessi possiamo costringere l’azienda e la proprietà a prendersi le loro responsabilità e smettere di scaricare tutto sui lavoratori, ormai esasperati.
La Spezia, 2 agosto 2024
RSA Cub Trasporti Atc Esercizio