Dopo l’incendio del 7 luglio la Rsa Casa dei Coniugi è temporaneamente chiusa, mentre sono in corso le indagini degli inquirenti. “Ancora non si è diradato il fumo del rogo e già Proges convoca Cgil Cisl Uil parlando di destino occupazionale del personale Casa dei Coniugi, privi di un luogo di lavoro dal 7 luglio scorso.
“Che dire? Fosse mai stata così celere nel mettere i lavoratori e le autorità competenti a conoscenza del guasto all’impianto antincendio, forse si sarebbero evitate i sei morti e gli ottanta feriti provocati dall’incendio del 7 luglio scorso”, questo il commento a caldo di Cub Sanità, in prima linea da mesi nel denunciare i malfunzionamenti nella gestione della rsa e nella struttura medesima, e che per bocca del suo segretario nazionale Walter Gelli rilancia sui seguenti punti in attesa di sapere come la cooperativa emiliana e il Comune di Milano intendano muoversi rispetto al destino dei lavoratori:
“Chiediamo che i lavoratori e le lavoratrici di Via dei Cinquecento, al momento impossibilitati ad accedere alla struttura sottoposta a indagini, siano impiegati presso l’adiacente rsa Virgilio Ferrari, nei tre turni a supporto dei colleghi e a sostegno degli ospiti che, ora più che mai, necessitano di un clima rassicurante oltre a necessitare la struttura medesima di una vigilanza ancora maggiore dopo quanto emerso in relazione ai sistemi di sicurezza malfunzionanti.
Chiediamo che in ogni caso Proges garantisca il pieno salario anticipando qualsivoglia ammortizzatore sociale che intenda adottare e integrandolo al 100%.
Infine chiediamo che sia il Comune di Milano a farsi garante di quanto sopra poiché, a nostro parere, corresponsabile di questa drammatica interruzione di servizio.
E che CUB SANITÀ sia convocata al medesimo tavolo di discussione per esporre, anche, le ragioni di questa nostra richiesta di giustizia e buon senso.”
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