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Svendita di ITA: Lufthansa potrebbe lasciare, riavendo indietro i soldi

Dall’intesa siglata per la cessione del 41% di ITA alla compagnia tedesca Lufthansa, al di là degli entusiasmi governativi italiani per la neonata intesa italo-tedesca nonostante non abbiano fatto nulla di veramente concreto per avere una Compagnia di bandiera al servizio del Paese, emergono particolari che destano forti preoccupazioni per il destino della flotta aerea “metà” italiana e, soprattutto per i lavoratori.

Da quanto si evince sul quotidiano di “Verità&Affari”, nell’articolo del 11 luglio 2023 a firma di Fiorina Capozzi, nel contratto sottoscritto dai legali del MEF, la compagnia tedesca può tirarsi indietro e riprendersi i 325 milioni versati, nel momento in cui:

  • viene riscontrata una continuità aziendale fra l’ex Alitalia e Ita;
  • se le cause degli ex dipendenti Alitalia impongano ad Ita di assorbire gli ex lavoratori.

Stiamo comunque parlando di due vertenze aperte con fatti manifestati e già avvenuti; infatti, con sentenza emessa da parte del Tribunale di Roma a favore di 77 lavoratori ex AZ, la nano compagnia ITA guidata da Fabio Lazzerini, salvo appello, dovrà assumere i lavoratori.

Ne restano altre 1300 di cause ancora in corso…

Di seguito, quanto emerso nella nota dello studio Legale:

“E’ previsto che laddove tali eventi si verifichino, successivamente alla data di esecuzione, Lufthansa avrà diritto di recedere da Ita e di ricevere, a totale rimborso, l’ammontare dell’intero investimento effettuato in Ita sino a tale data” si legge nella nota degli studi legali di Ita/Mef e Lufthansa, datata 14 giugno. Nessuna indicazione è però fornita sulle modalità e le conseguenze di questo eventuale recesso.

Per approfondimenti, vi proponiamo il link dell’articolo su Verità&Affari: https://www.veritaeaffari.it/trasporti/ita-e-la-vendita-con-la-molla-ai-tedeschi-di-lufthansa-11-luglio-2023/

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