Il 16 ottobre il governo ha approvato la manovra 2024, dopo varie modifiche il testo è approdato al Senato il 31 ottobre. Dopo aver fatto annunci roboanti già il testo li sgonfia
L’insieme della manovra è formata da tre parti.
1) il decreto legge per l’anticipo del pacchetto fiscale che accorpa le prime due aliquote Irpef.
2) il decreto legge in materia economica e fiscale.
3) il disegno di legge di bilancio per il 2024.
I decreti sono subito esecutivi e dovranno essere convertiti in legge entro 60 giorni, mentre il disegno di legge sarà operativo da gennaio 2024 Tutte le misure potranno variare ancora in sede di approvazione del parlamento. Vediamo le misure che interessano lavoratori e pensionati.
Il commento della Cub
Si tratta di una legge senza prospettive in quanto in ogni capitolo si ribadisce che vale solo per il 2024, questo significa che dal 2025 tutto potrà accadere. L’unica spesa in prospettiva è quella per il ponte sullo stretto di Messina dove si prevedono 11,63 Miliardi € dal 2024 al 2032, uno scandalo.
Dei 24 Miliardi € circa, che vale la manovra, 14 Miliardi € sono fatti in deficit. Siccome il governo ha necessità di fare risparmi, circa 2,7 Miliardi € si risparmiando sulle pensioni e 6,7 Miliardi € si risparmiano sulle politiche del lavoro negli anni 2024-2026. Alla conferma della riduzione dei contributi previdenziali fino a 35.000 €, solo per il 2024, si aggiunge un peggioramento sulle pensioni specie su quota 103 e opzione donna. Ci sono poi una serie di sconti contributivi per le aziende, che tolgono risorse all’Inps e la cosa è preoccupante per il futuro delle pensioni. Se associamo questa manovra al rifiuto del salario minimo il governo di fatto si muove in una logica secondo la quale, di fronte all’inflazione, per aumentare i salari e pensioni bastano piccoli sgravi fiscali e contributivi a carico dello stato, tutti fatti in deficit, ma non si devono intaccare in nessun modo i profitti delle aziende. Questa logica, sbagliata, alla fine si ripercuote negativamente sui lavoratori e pensionati.
La Cub ritiene che si debbano adottare misure strutturali che difendano i salari e le pensioni prevedendo un meccanismo automatico di adeguamento all’inflazione.
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