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Lesa la libertà di manifestare

Nella giornata di mobilitazione a fianco del popolo palestinese, gli studenti che manifestavano sono stati caricati dalla polizia, alcuni fermati e si contano anche dei ferimenti. La motivazione data dalla polizia è che la manifestazione era priva di autorizzazione ma non sarebbe la prima volta che giovani decidano di far sentire la propria voce in città, senza per questo ricevere un tale trattamento a suon di manganellate da parte dei reparti anti sommossa.

Il Sindacato di base Cub di Pisa ritiene si tratti di scelte di tipo politico, come visto in altri casi analoghi durante le manifestazioni degli ultimi mesi contro il genocidio in atto a Gaza.

Una gestione della piazza inaccettabile se pensiamo alle immagini diffuse sui social con studenti e studentesse inseguiti e presi a manganellate, a quanti sono stati feriti e maltrattati, a un ordine pubblico che vogliono costruire a colpi di manganello per coprire il sostegno alla guerra del Governo Meloni e al voto bipartisan in Parlamento per il rifornimento di armi all’Ucraina.

Nel momento in cui si lesinano fondi alla salvaguardia dell’ambiente, all’edilizia scolastica e popolare, le spese militari vengono aumentate e sottratte ad ogni tetto per poterle aumentare senza limiti.

Non possiamo restare silenti e complici, per questo invitiamo genitori, studenti e studentesse, il mondo sindacale e la cittadinanza tutta a prendere posizione e a scendere in piazza contro violenze tanto inaudite quanto inammissibili”.

Sindacato di base Cub Pisa

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