I Sindacati firmatari chiedono l’intervento del Prefetto e del Sindaco di Roma per garantire il rispetto delle norme e delle procedure in materia di organici, organizzazione del lavoro, salute e sicurezza sui posti di lavoro
È di circa 4500 il numero stimato dei lavoratori coinvolti nella protesta, che fanno riferimento all’appalto del servizio di ristorazione scolastica degli asili nido romani, delle sezioni ponte, delle scuole dell’infanzia comunali e statali, primarie e secondarie di primo grado per gli anni 2021/2026. Sindacato Confintesa, Ugl, Confsal, Clas e Cub hanno proclamato lo stato di agitazione del personale, come previsto dalla L.146/90 e smi, per sottolineare con forza l’ormai insostenibile situazione in cui quotidianamente i lavoratori si trovano e per il conseguente servizio offerto agli utenti.
“Le problematiche dell’appalto sono molteplici, dalle carenze logistiche, ad un uso spropositato di lavoratori di agenzie di lavoro interinale, per non parlare di una dieta tendente all’obesità, con le altre sigle sindacali abbiamo più volte, inutilmente, chiesto l’intervento di Roma Capitale e dei suoi uffici per il ripristino delle norme e delle procedure contrattuali vigenti – afferma il Segretario Generale di Confintesa Smart Alfredo Magnifico – Si chiede che siano assicurate salute e sicurezza sui posti di lavoro a tutto il personale impiegato nelle scuole […]. Le motivazioni che hanno determinato l’apertura dello stato di agitazione erano già state debitamente segnalate dal Sindacato Confintesa Smart, Ugl, Confsal, Clas, Cub, in una nota congiunta inviata il 20 settembre u.s. a tutte le parti interessate, ma, nonostante la denuncia, la situazione è rimasta inalterata nel tempo […]. Ovvio che, nel perdurare la latitanza delle istituzioni, sarà attuato uno sciopero generale delle maestranze, non escludendo una manifestazione davanti agli uffici comunali.”
“Paese sera”, 16 novembre 2022, link all’articolo