Skip to content Skip to sidebar Skip to footer

No alla guerra, Sì alla pace

Sabato 25 febbraio, a un anno dallo scoppio del conflitto in Ucraina il 24 febbraio 2022, la Confederazione Unitaria di Base-Cub, insieme ad altre sigle del sindacalismo di base, associazioni e molti cittadini, ha partecipato a diverse manifestazioni in varie città. 
Comune sentire delle migliaia di persone che vi hanno preso parte la richiesta al Governo di interrompere il finanziamento e l’invio di armi a una delle parti in causa, per fermare la spirale di violenza e morte che sta insanguinando l’est Europa. La richiesta di porre termine alle ostilità tra Russia e Ucraina e di impegnarsi per l’apertura di trattative diplomatiche internazionale, si unisce alla condanna della guerra in generale come metodo di risoluzione delle controversie. La guerra infatti ripropone logiche di sfruttamento e produce ricadute drammatiche anche a livello economico oltre che politico, pagate in primis dalle classi lavoratrici. I profitti di pochi, che detengono il controllo del mercato delle armi, vanno a danneggiare le condizioni di coloro che continuano a vivere di salari da fame e che vedono ridurre i diritti e le conquiste sociali fin qui raggiunte. Le medesime popolazioni, ucraine e russe, sono vittime della logica di guerra. In Ucraina mancano medicine, cibo, riparo per migliaia di persone e la Russia è sottoposta a un embargo che colpisce i più poveri. 

Le manifestazioni di Genova e Torino
A Genova in prima fila c’era il coordinamento dei lavoratori portuali di Genova-CLPG insieme alla Cub di via Savona, con loro nel corteo anche il coordinamento Resistenza Genova e giustizia sociale oltre ad altre sigle del sindacalismo di base e numerosi cittadini giunti da tutta Italia. Tutti uniti in marcia per dire no all’invio di armi dai porti, in particolare da quello genovese, per dire sì al disarmo e alla riconversione delle fabbriche di armi.

Anche a Torino alla manifestazione di sabato 25 febbraio hanno sfilato migliaia di persone per dire NO alla guerra e all’invio di armi in Ucraina. Tra gli organizzatori il coordinamento contro la guerra e chi la arma, insieme ai pacifisti, al movimento No Tav, al coordinamento Agite, agli antinuclearisti, ai cattolici delle Acli, Rifondazione comunista, Azione popolare, la sinistra anticapitalista, la Cub e gli anarchici del FAI, per chiedere la pace e l’impegno in solidarietà verso le popolazioni ucraina e russa, entrambe vittime del conflitto iniziato un anno fa.

Guarda il video della manifestazione a Genova

Guarda il video del Tg3 Piemonte sulla manifestazione di Torino

Leggi l’Ansa del 25 febbraio sulle manifestazioni Cub a Roma e Genova

Leggi l’articolo sul blog dei Lavoratori indipendenti di Pisa

CUB © 2022. Tutti i diritti riservati.