Dichiarazione di Silvia Paoluzzi, Segretaria Nazionale Unione Inquilini
Airnb ha trovato un accordo con l’Agenzia delle Entrate in merito all’evasione fiscale dal 2017 al 2021 di ben 779 milioni di euro per il mancato pagamento della cedolare secca, ovvero la detrazione del 21% prevista anche per gli affitti brevi.
L’accordo prevede il pagamento di soli 576 milioni e nonostante l’evasione riguardi gli anni dal 2017 al 2021. Inoltre secondo notizie stampa, apprendiamo che la piattaforma degli affitti brevi pagherà la tassazione a partire dal 2024. Significa che gli abbiamo condonato altri 300 milioni di euro degli anni 2021 e 2023?
Un grande affare in Italia per la piattaforna degli affitti brevi. Peccato che la stessa attenzione e magnanimità non viene invece riservata alle tante persone in difficoltà. Ci chiediamo perché il fisco del Paese abbassi la testa di fronte a un grande evasore regalando centinaia di milioni di euro, mentre non ha alcuna pietà quando abbassa la scure nei confronti dei singoli cittadini inermi di fronte alla crisi economica che attraversa il nostro paese. Due pesi e due misure che ci paiono una vera ingiustizia.
A questo punto chiediamo che i 576 milioni raccolti siano destinati alle persone che si trovano in difficoltà. Potremmo avere quelle risorse che è stato impossibile reperire nella legge di bilancio da destinare o ai Comuni per acquistare case o recuperarle per garantire il passaggio da casa a casa agli sfrattati o per assegnarle a famiglie in graduatoria concrete politiche abitative.
Intervista della segretaria nazionale Silvia Paoluzzi a Radio Onda d’Urto
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