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Perchè scioperare nel P.I.

In molti ci chiedono la ragione per la quale scioperare il 2 Dicembre, l’arma dello sciopero da trent’anni nei settori pubblici è spuntata tra servizi minimi essenziali da garantire e innumerevoli regole costruite ad arte per ridurre l’impatto della astensione dal lavoro

Ma è proprio il Pubblico impiego ad avere subito i contraccolpi di nove anni di blocco della contrattazione, i successivi rinnovi contrattuali non hanno portato recupero reale del potere di acquisto tanto che se confrontiamo gli stipendi italiani con quelli di altri Paesi europei siamo decisamente nelle ultime posizioni. I rinnovi contrattuali non hanno permesso recupero del potere di acquisto e di contrattazione, sul fondo della produttività stanno scaricando oneri e istituti contrattuali tanto che con i soldi di tutti si corrispondono indennità di vario tipo a un numero ristretto di dipendenti. E come se non bastasse c’è sempre la performance che in virtù di criteri poco oggettivi e trasparenti determina meno salario per alcuni e impedisce per i voti più bassi l’accesso alle poche progressioni orizzontali

La situazione cambierà in futuro?
Ben pochi saranno i cambiamenti, queste sono tra le ragioni per le quali scioperare il 2 dicembre con i sindacati di base, poi c’è una ragione in più determinata dal cosiddetto bonus che sarà accordato con la prossima manovra di Bilancio come anticipo dei futuri contratti che ad oggi non sono finanziati nonostante siano scaduti da 11 mesi. L’aumento una tantum previsto per i dipendenti pubblici assegna ad alcuni dirigenti e magistrati 1.980 e 1.812 euro lordi pari a 152,3 e 139,4 euro al mese. Ma la stragrande maggioranza dei dipendenti pubblici percepirà al mese un aumento di 27,8 euro lordi, 32,6 euro lordi per gli insegnanti. L’1,5% dello stipendio è il criterio di questi bonus, chi guadagna di più avrà cifre maggiori a discapito dei livelli medi e bassi. Chi oggi percepisce redditi tra 24mila ai 28mila euro lordi all’anno arriverà a malapena a 30 euro al mese una cifra che non compensa il rincaro delle bollette e del costo della vita.
Ci sembra evidente che per contrastare la perdita del potere di acquisto non servono i lamenti e il qualunquismo ma provare ad alzare la testa anche rinunciando a una giornata di paga. Ecco la ragione per la quale scioperare il 2 dicembre nella Pubblica amministrazione.

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