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Picchetto anti sfratto a Sesto s. Giovanni

Questa mattina, lunedì 25 settembre, una donna di origine marocchina e sua figlia di undici anni sono state sfrattate dalla casa in cui erano in affitto a Sesto San Giovanni. Ahmila, questo il suo nome, ha sempre pagato regolarmente l’affitto ma ora non basta più, dato l’aumento spropositato dei prezzi degli affitti che tiene il passo con il trend del mercato immobiliare in crescita costante, anche alla periferia di Milano, una città che ormai è inarrivabile anche per sempre più fasce di lavoratori per cui si riduce la possibilità di tenere il passo con le richieste di pigione tarate su affitti brevi, Airbnb, bed & breakfast e quant’altro.
Il Comune di Sesto, dopo un primo rifiuto alla fine questa mattina ha concesso un incontro alla delegazione di Unione Inquilini che era in presidio e che successivamente aveva raggiunto in corteo la sede del municipio. Unione Inquilini anche oggi ha manifestato la gravità di una situazione sul territorio per cui sempre più persone, anche tra coloro che sono inseriti in regolare lista d’attesa, si trovano da un giorno all’altro senza un tetto sopra la testa. Nel caso di Ahmila con l’aggravante di una minore a carico. 

In precedenza il Comune di Sesto aveva adottato una misura per dare una risposta a situazioni di emergenza e non solo, facendosi garante con i piccoli proprietari a cui versare regolarmente un canone d’affitto mensile calmierato. I proprietari rinunciavano ai prezzi di mercato ma in cambio potevano godere della garanzia fornita dall’amministrazione pubblica. Il Comune a sua volta poteva in parte ripianare le uscite richiedendo agli affittuari la quota prevista dal canone sociale ed eventualmente colmare la differenza grazie al fondo per la morosità incolpevole. “La giunta attuale invece – ci dice Marco De Guia dell’Unione Inquilini di Sesto – ritiene che i soldi spesi per l’emergenza casa siano soldi buttati. Lo scorso anno sono stati assegnati solo undici alloggi, a fronte degli oltre 150 a disposizione. Come Unione Inquilini siamo riusciti a far rimandare numerosi sfratti che sarebbero stati esecutivi la scorsa primavera ma adesso stanno arrivando al dunque e comincia anche a fare freddo rendendo ancora più penosa la condizione di chi rischia di restare letteralmente per strada. Se già le cose per gli stranieri sono state complicate dalla richiesta di documentazione che comprovi di non possedere proprietà all’estero, adesso per esempio nel caso di Sesto San Giovanni ci viene detto che le assegnazioni annuali sono poche perché le pratiche da svolgere sono complesse e a nulla serve suggerire di implementare gli sforzi in tal senso quando sembra di poter dedurre che manchi alla base la volontà di risolvere quella che è ormai una vera e propria emergenza sociale.”

I precedenti
Il Comune di Sesto aveva accolto la domanda di “morosità incolpevole” presentata dalla signora Ahmila e il Prefetto aveva disposto la graduazione dello sfratto per sei mesi che sono scaduti il 12 settembre scorso. Il 12 settembre 2023 – su richiesta dei proprietari della casa – l’Ufficiale Giudiziario, assistito dalle Forze dell’Ordine presenti anche con un blindato, ha tentato di eseguire lo sfratto, che è stato bloccato e rinviato al 25 settembre grazie al presidio organizzato dal Sindacato che ha visto la partecipazione anche delle forze sociali e politiche di opposizione. “Tutti i cittadini che hanno a cuore le sorti di centinaia di minori hanno compreso che Sesto San Giovanni è governata da una Giunta il cui obiettivo è quello di allontanare dalla città le famiglie povere, lasciando che vengano sfrattate.
Più di un anno fa due bambini sono stati sfrattati da una casa concessa dal Comune in sublocazione senza che l’Amministrazione si prendesse cura di loro che ancora non hanno una casa, a luglio altri tre minori sono stati sfrattati e il Comune li ha lasciati letteralmente in mezzo alla strada (il Sindaco è stato querelato per omissioni in atti d’ufficio) e oggi, 25 settembre, assistiamo al caso di un’altra bambina sfrattata senza che l’Amministrazione ritenga di dover offrire una soluzione. La Giunta di Sesto San Giovanni, che detiene il desolante record nazionale di condanne giudiziarie per condotte discriminatorie (ben 6 dal 2017 a oggi) non potendo più escludere gli stranieri dalle case popolari per ordine dei Tribunali, cerca di ottenere lo stesso risultato praticando ora una guerra a bassa intensità, semplicemente lasciando che le famiglie
vengano sfrattate senza offrire alcuna soluzione abitativa ai minori. Non più la faccia feroce del precedente Assessore che rivendicava il diritto all’espulsione dei poveri dalla città, ma il nuovo volto dell’Assessora che dichiara di volersi prendere cura dei minori e poi li lascia in strada.”
Il Sindaco e l’Assessora per Legge sono responsabili della salute dei cittadini e in particolare dei minori e la CONVENZIONE ONU SUI DIRITTI DELL’INFANZIA, ratificata dall’Italia, imporrebbe all’Amministrazione e alle Istituzioni di intervenire ma evidentemente l’Amministrazione sestese non ritiene una sua responsabilità dare risposte ai diritti negati dei suoi cittadini più fragili che finiscono in strada senza alternative.

Il Sindacato chiede, da anni, senza ottenere alcuna risposta, che il Comune elabori un Piano Casa e che, nel frattempo, deliberi uno stanziamento con il quale poter offrire soluzioni abitative d’emergenza per i minori e invalidi civili che vengono sfrattati.
Il Sindaco, l’Assessore competente e l’Agenzia Casa, non provvedono ad assegnare gli alloggi pubblici vuoti che a Sesto sono più di 150 (120 tra Comune ed Aler ed il resto nei piani vendita andati deserti). L’Ufficiale Giudiziario all’accesso di LUNEDI’ 25 SETTEMBRE ha eseguito lo sfratto assistito dagli agenti anti sommossa e adesso Ahmila e sua figlia, che oltretutto ha avuto un malore durante le fasi di sgombero, hanno trovato solidarietà e un aiuto nell’immediato non dalle istituzioni ma grazie al Comitato per le Famiglie sfrattate, con cui Unione Inquilini provvede a cercare soluzioni concrete per situazioni come quella di Ahmila che oggi si è aggiunta a quella di altre famiglie di Sesto. Anche la parrocchia di via Fogagnolo si è sempre mostrata aperta a cercare e offrire soluzioni ma al momento si sta già facendo carico di un’altra famiglia a cui ha messo a disposizione un alloggio. Ahmila e sua figlia quindi per il momento staranno in un albergo le cui spese saranno sostenute dal Comitato per le Famiglie sfrattate. 

Servizio di Radio Onda d’Urto – 25 settembre 2023

Comunicato_Unione_Inquilini_SestoSG_26_settembre_2023

Leggi anche l’articolo del Corriere della Sera-Veneto, Casa, il sostegno per gli affitti sulla via della sparizione: “E’ un’emergenza”

Leggi la rassegna stampa del 25 settembre sullo sfratto eseguito a Sesto San Giovanni

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