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Portuali La Spezia

Cub Trasporti di La Spezia pochi giorni fa aveva denunciato la situazione di crisi che andava profilandosi per i lavoratori del porto, complice la negativa congiuntura nazionale e internazionale che si riverbera anche sull’andamento dei traffici marittimi. Una delle aziende che operano nel porto spezzino ha recentemente chiamato i sindacati a ridiscutere gli stipendi, cercando un accordo per la diminuzione dei salari così da non dover ricorrere alla cassa integrazione o altre forme di ammortizzatori sociali. Cub Trasporti si è dichiarata contraria (leggi il comunicato), non ritenendo corretto che a pagare la crisi debbano sempre essere i lavoratori, ma quanto emerso nelle ultime ore sembrerebbe confermare e dare fondamento alle previsioni in negativo espresse dal sindacato di base, che ha riassunto la situazione nel comunicato che riportiamo

“Che sarebbe nata una crisi dei traffici legata strettamente a questioni geopolitiche e al conflitto bellico, lo avevamo ampiamente preannunciato attraverso le nostre proteste ma determinate decisioni, come quella di lasciare a casa 4 giovani apprendisti della Eagle Service senza battere ciglio, rappresentano un importante precedente che prende la forma di una vera e propria breccia nel sistema di gestione di eventuali futuri esuberi.
Sono passati 6 mesi dall’inizio di questa flessione negativa e la CUB è scesa fin da subito nelle piazze di tutta Italia, non solo per difendere i diritti immediati dei lavoratori ma anche per cercare di aprire gli occhi su quanto sta accadendo nel nostro Paese. Sono gli stessi lavoratori che continuano però a dare fiducia a organizzazioni che non hanno saputo prendere una posizione altrettanto netta nei confronti della crisi e a dispetto degli interessi dei loro stessi iscritti già in occasione della cancellazione dell’articolo 18 e altri accordi sulla precarizzazione del lavoro e la riduzione del salario reale.
Oggi prendiamo atto che nelle principali aziende del porto spezzino si siglano accordi che sono solo ed esclusivamente a perdere nonostante nel mese di febbraio si sia registrata una parziale ripresa delle movimentazioni nello scalo.
I firmatari continuano a cedere parti di contratto e di salario senza nemmeno l’accenno di pretendere alcun tipo di salvaguardia o garanzia.
Ad oggi non possiamo conoscere il protrarsi di questo momento negativo ma si avverte sempre più il bisogno di una forte mobilitazione dei lavoratori, in grado di contrastare e mettere un freno anche a future ripercussioni che potrebbero materializzarsi in altre aziende in termini di ricadute occupazionali. Mobilitazione che la CUB ha intenzione di mettere in piedi come sempre con coraggio, ricercando il consenso di tutti i lavoratori, anche non iscritti, se necessario in piena autonomia.”

CUB Trasporti, La Spezia 22/02/2023

Cub Trasporti Liguria- Confederazione Unitaria di Base
16129 Genova, Via Attilio Odero n°1/8 tel e fax 010 3004539
www.cub.it – email: cubtrasportiliguria@tiscali.it

(Leggi l’articolo sui licenziamenti in La Nazione, 23 febbraio 2023)

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