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Rinnovo contratto statali: si conferma perdita di salario e di diritti

Nessuna novità in materia di rinnovo dei contratti collettivi nazionali dei dipendenti della Pubblica Amministrazione. Si conferma consistente perdita di salario e diritti.

L’attuale Governo, come i precedenti del resto, cerca di risparmiare sulle risorse economiche da destinare alla P.A. incurante del fatto che la riduzione dei fondi si traduce inevitabilmente nel progressivo taglio di servizi offerti ai cittadini. Da tempo, piuttosto che valorizzare il personale della P.A., si punta ad intensificare una privatizzazione selvaggia e troppo spesso a totale favore degli appetiti delle aziende private coinvolte.


Forse la novità è uno scontro tra due fazioni sindacali contrapposte. Da una parte i sindacati che hanno già firmato il CCNL del comparto Funzioni centrali che si vantano di rappresentare poco più del 50% dei dipendenti e dall’altra i sindacati non firmatari e protagonisti della indizione di un referendum per chiedere ai dipendenti se approvare o respingere il CCNL in questione. Ignorato bellamente l’esito del referendum (schiacciante la maggioranza dei contrari) viene da commentare con il proverbiale “tra i due litiganti il terzo gode” ed in questo caso a godere è il Governo perché ha ottenuto un CCNL sicuramente all’insegna della perdita di potere d’acquisto, infatti, come noto, non si recupera che un terzo dell’inflazione del triennio.

LIBERIAMOCI DALL’ECONOMIA DEL PROFITTO IMPOSTA DALLA CLASSE DOMINANTE. LIBERIAMOCI DAL PESO DELLA SCHIAVITU’ DEL SALARIO. 

15 gennaio 2025

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