Il 15 – 16 – 17 Giugno si sono tenute le elezioni per il rinnovo delle RSU nel negozio Ikea di Corsico (MI). Elezioni che vengono svolte con le regole dell’Accordo Interconfederale del Commercio del 1994, dato che Federdistribuzione – l’associazione datoriale di Ikea – applica ancora quella disciplina.
Il risultato è andato oltre le nostre aspettative: abbiamo ottenuto 98 voti su un totale di 249.
Le tre sigle confederali si sono spartite il resto.
Tale eccezionale risultato non era scontato, dato tutto quello che è avvenuto negli ultimi anni a Corsico, con i tanti casi di licenziamento di attivisti sindacali e colleghi, saliti spesso alle cronache. Crediamo che questo risultato sia il frutto del nostro non aver mai voluto demordere, continuando a portare avanti lotte e iniziative che ci hanno visti protagonisti senza tentennamenti e guidati dall’unico intento di tutelare lavoratrici e lavoratori tutti, che hanno apprezzato il nostro modo di fare sindacato combattivo, lontano da accordi sommersi e concertativi.
Questo successo si somma al sempre maggiore radicamento ed agli importanti risultati ottenuti in altri negozi, come quello di Brescia, dove all’ultima tornata elettorale i voti portati a casa sono stati 113 su 160 e la Flaica risulta in assoluto il sindacato più votato e seguito.
Un radicamento importante, diffuso in vari negozi, in virtù del quale abbiamo presentato la causa per il diritto a partecipare alle trattative nazionali per il rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale e dalle quali Ikea vuole escluderci perché chiediamo aumenti salariali reali, riduzione della flessibilità, eliminazione di ingiuste differenziazioni tra i
lavoratori e delle esternalizzazioni selvagge, piena democrazia in azienda.
Ovunque siamo presenti le lavoratrici e i lavoratori apprezzano il nostro modo di fare sindacato, che contrasta i comportamenti padronali arroganti, che non firma accordi di ulteriore mortificazione di condizioni lavorative già difficili, che non esita a ricorrere ad azioni legali e segnalazioni alle pubbliche autorità sempre quando necessario, che fa
partecipare ognuno alle decisioni senza imporre politiche di vertice estranee al vero interesse dei lavoratori e a loro incomprensibili.