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Sciopero TPL: Non è solo una questione di soldi

NON È SOLO UNA QUESTIONE DI SOLDI!

Il personale viaggiante lavora in condizioni che alla lunga si dimostrano insostenibili, con enormi sacrifici fisici, psichici e sociali.

(Qui a Milano) i turni di lavoro sono saturi e prolungati, mai lo stesso orario per pranzare e cenare che duri per più di 5 giorni, giornate festive sempre lavorative, limiti fisiologici per cene e feste anche in famiglia (alcol zero e a letto presto la sera se si vuole garantire la necessaria sicurezza ai passeggeri e ai cittadini), settimana contrattuale di 6 giornate lavorative, in ATM solo 75 giorni di riposo annui con enorme difficoltà nel poter fare le ferie, che avanzano ogni anno!

VA DA SE’ CHE IN UN CONTESTO GIA’ ASSAI DIFFICOLTOSO NELL’IMMEDIATO, ALLA LUNGA DIVENTA INSOSTENIBILE, ED CON UNA RETRIBUZIONE DI 1500 EURO AL MESE DIVENTA INSOPPORTABILE RESITERE E RESTARE.

Perché solo oggi ce ne rendiamo conto?

  • I RINNOVI CONTRATTUALI NAZIONALI NEGLI ULTIMI 12 ANNI SONO RISULTATI FALLIMENTARI: i sindacati d’impresa e dei lavoratori che hanno contrattato hanno evidentemente fallito lo scopo di salvaguardare le condizioni di lavoro come quelle economiche.
  • LA PRETESA DI SCEGLIERSI L’INTERLOCUZIONE SINDACALE DI COMODO, escludendo quelli scelti dai lavoratori, chiude a possibili soluzioni: chi è causa del danno non può esserne la soluzione.
  • Le aziende del settore sono incapaci di affrontare la gestione operativa che oggi richiede cambiamenti e grande capacità ed esperienza nella gestione della rete di superficie; le aziende continuano il ritornello di scaricare sulla politica le proprie responsabilità: non si risolvono queste questioni operative, ossia la risposta alla domanda di servizio, con il solo aumento dei trasferimenti economici pubblici.

Che fare allora: aprire la contrattazione NAZIONALE E LOCALE a tutte le organizzazioni sindacali che hanno un seguito, per poi riorganizzare il lavoro dei conducenti garantendo 3 cose:

-ALMENO 104 GIORNI DI RIPOSO L’ANNO,

-5 ORE MASSIME DI GUIDA EFFETTIVA IN CITTA’ CON OPPORTUNE SOSTE; guidare quasi 8 ore, con soste brevissime, e la massima concentrazione necessaria a chi muove un mezzo di quelle dimensioni, con passeggeri e fruitori della strada, che in città a volte sono spericolati o distratti, rende insicuri gli autisti e gli utenti del mezzo. Non servono altre spiegazioni, ci sono i fatti di cronaca a dimostrarlo.

AUMENTO CONSIDEREVOLE DEL SALARIO NELLA PARTE VARIABILE: MAGGIORAZIONI (FESTIVE, PREFESTIVE, STRAORDINARIE, NOTTURNE, …) E NELLE INDENNITA’ (GUIDA, TURNI, RISARCITORIE, ECC) E IN TUTTO QUANTO COMPORTI PARTICOLARI SACRIFICI AGLI ADDETTI ALL’ESERCIZIO NELLE DIVERSE CITTA’

 Fascia di garanzia a Milano in ATM: 8,45 15.00 e dalle 18 a fine turno

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