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Sequestrati 48 milioni di euro a Esselunga

Si scopre a tutto campo soltanto ora ciò che da anni i sindacati di base contestano al grande marchio “ESSELUNGA” e cioè l’utilizzo di cooperative che permettono al committente “ESSELUNGA” di risparmiare sul costo della manodopera. E’ evidente che il risultato finale non può che essere la riduzione illegale del salario dei lavoratori.

Abbiamo assistito in questi ultimi anni a una marea di vertenze legali per differenze retributive nei confronti di “COOPERATIVE” che fornivano manodopera a “ESSELUNGA” e regolarmente la “ COOPERATIVA” scoperta in flagrante spariva improvvisamente dalla circolazione e a essa subentrava un’altra consorziata, così che il meccanismo poteva continuare sotto l’occhio attento di “ESSELUNGA”. Passato lo stupore, a distanza di massimo due anni, la “COOPERATIVA” uscita dalla porta rientrava dalla finestra con la soddisfazione di “ESSELUNGA”.

A più riprese abbiamo segnalato agli organi istituzionali (AGENZIA DELLE ENTRATE, GUARDIA DI FINANZA, INPS) quanto poi emerso e non ultimo una lotta a suon di legali tra “ESSELUNGA” e un consorzio che non si è ancora conclusa e che di fatto ha creato molteplici problemi ai lavoratori, DOPPIO CUD ERRATI, SPETTANZE DI FINE
RAPPORTO NON PAGATO, TFR NON EROGATO ai lavoratori a distanza di tre mesi dall’ennesimo cambio di appalto improvviso, TFR NON VERSATO AL FONDO DI TESORERIA DELL’INPS PER TUTTO IL 2022.

Ci chiediamo a questo punto per quanto tempo ancora sarà tollerato questo malaffare, non si può più permettere di continuare così a questi grandi marchi che dichiarano bilanci di miliardi di utili di euro sulla pelle dei lavoratori, tramite i loro caporali. Recentemente un pubblico ministero ha rilevato delle irregolarità e illegalità ma tutta questa situazione dura da almeno 40 anni.
E’ arrivato quindi il momento, come già avvenuto per BRT, DHL, GEODIS, di “eliminare l’illegalità tramite l’assunzione diretta dei lavoratori da parte del committente ESSELUNGA”. Se si vuole il rispetto delle leggi dello Stato, “ESSELUNGA” deve assumere tutti i lavoratori che operano presso i suoi impianti, chiediamo quindi a tutte le altre organizzazioni sindacali presenti negli impianti “ESSELUNGA” di unirsi per perseguire questo obbiettivo di legalità per tutti i lavoratori.

IMPORTANTE:
ESSELUNGA, NELLA CONFUSIONE PIU’ TOTALE, CONTINUA AD APPROFITTARE DEI LAVORATORI PROPONENDO, TRAMITE LE SOCIETA’ DI CUI SI SERVE ATTUALMENTE, DELLE CONCILIAZIONI TOMBALI PER L’EROGAZIONE DELLE SPETTANZE DI FINE RAPPORTO E TFR CHE ESSELUNGA AVEVA IL DOVERE DI CONTROLLARE IN TUTTI QUESTI ANNI. IL LAVORATORE PER AVERE LA CERTEZZA DI QUANTO GLI SPETTA DEVE PRIMA FARSI FARE I CONTEGGI, CHE NON E’ POSSIBILE FARE IN TEMPI BREVI.
PERTANTO INVITIAMO TUTTI I LAVORATORI A NON FIRMARE NESSUNA
CONCILIAZIONE PERCHE’ UNA VOLTA FIRMATA NON SI PUO’ PIU’ IMPUGNARE, PERCHE SI TRATTA DI UN ACCORDO TOMBALE. UNA SOLUZIONE PER SANARE LA SITUAZIONE POTREBBE ESSERE CONCORDATA CON L’ORGANIZZAZIONE SINDACALE, SE ESSELUNGA E LE SOCIETA’ INTERESSATE LO VOLESSERO SIAMO DISPONIBILI A UN INCONTRO PER TROVARE UNA SOLUZIONE CHE E’ POSSIBILE.

Leggi i dettagli nel Comunicato ai lavoratori


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