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Solidarietà e unità dei lavoratori come unica risposta

Da inizio anno la Cub Trasporti e logistica è impegnata in una contesa con una multinazionale francese, la Fm Logistic, che da anni gestisce gli appalti, perlomeno in Italia, senza badare a fornire garanzie adeguate ai lavoratori. Basti pensare che in cinque anni i cambi d’appalto sono già stati otto e non certo a migliorare le condizioni di uomini e donne che lavorano per i vari consorzi che si sono succeduti nel tempo. 
In occasione di quest’ultimo cambio d’appalto che si è prospettato nelle scorse settimane, i sindacati, Cub compresa, sono stati chiamati al tavolo delle trattative ma non solo non hanno accettato a scatola chiusa il passaggio bensì hanno chiesto garanzie aggiuntive e di capire il motivo della scelta della multinazionale. La FM ha dichiarato che la scelta di cambiare il consorzio a cui affidare la gestione della logistica derivava dal fatto che questo non aveva pagato i contributi degli ultimi due mesi ai lavoratori … Peccato che il consorzio in questione abbia motivato la cosa parlando dei costi al ribasso che vengono applicati e che non consentono di gestire entrambi gli impianti in Italia. A questo quadro sui aggiunge un altro particolare, il fatto che sia già noto che tra qualche mese ci sarà un 30/40% di esuberi. E’ questo il motivo principale per cui i sindacati avevano chiesto una sospensione del cambio e di aprire delle trattative, forti del voto unanime dell’assemblea che è sovrana neklle scelte sindacali.
La Cub o chi per essa non può opporsi a un cambio d’appalto ma tentare in ogni modo di gestire il passaggio garantendo il mantenimento del lavoro per tuitti, magari spalmando gli esuberi tra i due poli interessati queto sì. 
Ebbene, il giorno dopo l’assemblea alcuni tesserati di vari sindacati – sia confederali che di base – hanno accettao l’assunzione nel nuovo consorzio, da cui il presidio di protesta di tutti coloro che si sono attenuti a quanto era invece stato deciso aolo 24 ore prima, ossia di pretendere il rispetto delle scelte espresse dalla maggioranza assoluta.
Di fronte ai cancelli invece coloro che erano in presidio sono stati aggrediti da persone che tutte vestivano un giubbotto arancione, a mò di divisa di riconoscimento, un fatto gravisssimo che è già stato denunciato e che ha fatto propendere la Prefettura alla sospensione del cambio d’appalto in attesa di chiarimenti.
“A fare specie soprattutto – commenta Maurizio Fratus della Cub Trasporti Milano – è la totale mancanza di solidarietà da parte dei lavoratori tesserati che erano all’interno dello stabilimento e non si sono minimamente fatti distogliere dal lavoro da quanto accadeva pochi metri fuorui dai cancelli, dove donne e uomini sono stati malmenati prima e anche dopo l’arrivo delle forze dell’ordine. Qui non guardiano alle tessere ma al futuro di tutte e tutti, senza unità e solidarietà non si và da nessuna parte e a perdere siamo tutti, prima uno e domani un altro”.

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