IL DIRITTO ALLA SALUTE NON E’ NEGOZIABILE
La CUB Sanità di Genova partecipa all’evento nazionale “Stop 5G”: un’occasione per riflettere sui rischi connessi all’espansione del 5G per la salute, l’ambiente e i diritti dei lavoratori. Oltre alle preoccupazioni specifiche legate al 5G, questo evento rappresenta un’opportunità per affrontare questioni più ampie riguardanti la salute pubblica e le politiche globali, in particolare in relazione alle decisioni prese dai grandi poteri economici e politici mondiali.
Salute e Profitti: Una Relazione Preoccupante
Il prossimo G7 della Salute, che si terrà ad Ancona dal 9 all’11 ottobre 2024, dimostra come la salute venga sempre più trattata come un bene economico e commerciale, piuttosto che come un diritto umano fondamentale. I “sette grandi” – i paesi e le multinazionali più influenti – mostrano un crescente interesse per il settore sanitario, non tanto per garantire il benessere collettivo, quanto perché rappresenta un mercato dai profitti colossali. La nostra salute viene spesso sacrificata in nome di interessi economici, con un modello di società che impone ritmi di vita e di lavoro sempre più stressanti, condizioni precarie e ambienti saturati dall’inquinamento. Infatti, invece di investire nella prevenzione, è molto più conveniente “curare”, poiché rende economicamente di più.
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Salute
Come già evidenziato, le reti 5G sollevano dubbi significativi in ambito sanitario. Gli effetti delle radiazioni elettromagnetiche potrebbero causare problemi neurologici, cardiovascolari e, secondo alcuni studi, aumentare il rischio di tumori. Ma la questione non si ferma qui: la connessione tra salute e grandi poteri economici è sempre più evidente. Il G7 di Ancona ribadisce infatti l’importanza strategica della sanità come settore chiave dell’economia globale, con la produzione di farmaci, dispositivi medici e nuove tecnologie, spesso senza considerare a fondo i rischi per la popolazione. -
Diritti dei lavoratori
La digitalizzazione e l’automazione, accelerate dal 5G, minacciano di precarizzare ulteriormente il lavoro e sono viste come un’opportunità economica per le grandi imprese, mentre raramente si discute delle conseguenze per i lavoratori. La CUB denuncia come l’espansione del 5G porterà certamente a licenziamenti e alla riduzione dei diritti, senza che ci sia alcun piano concreto per proteggere i lavoratori.
La CUB sostiene un modello di società che metta al centro la salute e la sicurezza delle persone, insieme alla protezione dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori. Il G7 di Ancona dovrebbe affrontare queste questioni in modo tale da garantire che le nuove tecnologie non diventino strumenti di oppressione economica e sociale.
Unisciti alla lotta contro il 5G
La manifestazione del 5 ottobre in Piazza De Ferrari a Genova è un’occasione per far sentire la propria voce contro l’espansione incontrollata del 5G e per chiedere un modello di sviluppo che metta davvero al centro la salute e i diritti umani, anziché i profitti delle grandi potenze economiche.
No al G7 di Ancona sulla “merce” salute e tutela ambientale.
Scendi in piazza con noi! Organizzati e contatta la CUB Sanità di Genova e provincia, in Via Odero 1.