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Strage di Ercolano (Na), ammazzati dal profitto senza scrupoli

Ercolano (NA): Lunedì 18 novembre, un forte boato ha scosso molti comuni alle falde del Vesuvio, l’esplosione veniva da un manufatto abusivo messo in piedi per la produzione di fuochi d’artificio in prossimità del capodanno. A perdere la vita è un ragazzo di 18 anni e due gemelle di 26 anni. Era il primo giorno di lavoro per i giovani, una scena devastante quella che si è presentata davanti agli occhi dei soccoritori.

Altri morti sul lavoro, un’escalation che non accenna ad arrestarsi lasciando a terra lavoratori, lavoratrici e famiglie distrutte da un incolmabile dolore. Assurdo che, l’edificio, senza nessuna autorizzazione era operativo e fabbricava fuochi d’artificio, in pratica materiale esplosivo.

Non ci sono passi avanti, qui finisce la civiltà. L’assenza di controlli sul territorio, la mancanza sia di misure assistenziali per un reddito e sia di politiche attive per il lavoro, stanno facendo proliferare sempre di più l’illegalità e l’utilizzo di manodopera a basso costo, con gravi mancanze sulla sicurezza, che pur di lavorare si è costretti ad accettare, lavorando di conseguenza in un contesto ad alto rischio anche a costo di perdere la vita.

Dopo quest’ennesima tragedia, è urgente inasprire le pene e introdurre il reato penale di omicidio sul lavoro, perché chi ha mandato quei ragazzi a morire è un assassino, commettendo 3 omicidi.

La Confederazione Unitaria di Base della Campania, si stringe accanto alle famiglie delle vittime.

Napoli, 19 novembre 2024

CUB Campania

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