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Swissport perde il bando all’aeroporto di Fiumicino

Il bando per il riordino aeroportuale all’aeroporto di Fiumicino (di seguito FCO) è stato aggiudicato ad Aviapartner, Airport Handling e Aviation Service.

La notizia della mancata aggiudicazione del bando di riordino aeroportuale dell’aeroporto di Fiumicino da parte di Swissport Italia, ovvero della società che ha rilevato solo un anno fa le attività di handling di Alitalia è l’ennesima prova del fallimento del piano di smembramento della ex-Compagnia di Bandiera italiana e della gestione avventata e scriteriata del comparto, a causa della insipienza della classe manageriale, politica e sindacale del nostro Paese.

L’epilogo del bando è stato tenuto nascosto fino ad oggi per assicurarsi che sull’aeroporto di Fiumicino, in piena estate i lavoratori restassero “zitti e buoni”, aggiungendo altre ragioni per mobilitarsi a quelle della vertenza sul rinnovo del CCNL dell’handling, scaduto da 7 anni, con conseguenti pesanti perdite salariali per i lavoratori (circa 300 Euro mensili e 5000 Euro di arretrati!).

E’ necessario che non si perda neppure un posto di lavoro nella redistribuzione delle attività che si determinerà nelle prossime settimane: è evidente che la gestione della applicazione della clausola sociale a FCO debba essere trasparente e tale da consentire la tutela dei salari e dei diritti degli addetti che saranno impattati da tale situazione. Né è concepibile che Swissport, priva dei requisiti per restare a FCO, continui la sua attività indisturbata a Linate, ove è urgente ripristinare la situazione precedente al suo “ingresso” nel city-airport milanese.

La Cub Trasporti a tale proposito ha inviato una lettera ad Enac il 29.9.2023 per un urgente confronto che vedesse la partecipazione delle istituzioni nazionali e locali: ad oggi nessuna risposta. Ribadiremo già oggi ad Enac la necessità di partecipare all’incontro in programma in Enac il 12.10.2023 sulla clausola di sito: sarebbe gravissima l’esclusione della Cub Trasporti ed il segno che si vuole continuare nel solco delle scelte fallimentari fatte finora.

E’ altresì necessario che il Governo rinunci alla vendita di ITA, rilanci una vera Compagnia di Bandiera disponendo la reinternalizzazione delle attività di handling, come anche quelle di manutenzione, nel vettore sorto dalle ceneri di Alitalia, adeguando i salari dei lavoratori a quelli del settore aeroportuale, senza tagli e deroghe a perdere.

Il mercato del trasporto aereo italiano è una ricchezza da mettere a disposizione della collettività e da non lasciare in mano a chi ne trae i profitti, a danno dei lavoratori e degli interessi generali. Anche per questo è urgente la ricostruzione di una vera Compagnia di Bandiera.

10.10.2023

CUB Trasporti

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