Vertenza Lavoratori Alitalia
IL DECRETO DELLA VERGOGNA (art.6 del D.L. n.131 del 2023)
ARRIVA IN CORTE COSTITUZIONALE IL 25 MARZO 2025
E’ ORA CHE VENGA CANCELLATO UN ATTO ILLEGITTIMO E VERGOGNOSO
MIRATO A SCIPPARE I DIRITTI DEI LAVORATORI
PRESIDIO DEI LAVORATORI ALITALIA
25 MARZO 2025 – ORE 9 – via Mazzarino, angolo via XXIV Maggio)
Nel 2023, all’indomani dei primi pronunciamenti giudiziali che riconoscevano il diritto dei lavoratori Alitalia ad essere trasferiti, fin dal 2021, in Ita, il Governo Meloni pur di blindare il “sacrificio” di migliaia di addetti nel passaggio del Ramo Aviation dalla ex-Compagnia di Bandiera a Ita, varò una norma, retroattiva, evidentemente incostituzionale, contraria al diritto nazionale ed europeo.
La Giudice Orru del Tribunale di Roma, accogliendo le richieste dei legali difensori di alcuni lavoratori di Alitalia, in causa contro Ita per il mancato trasferimento alla NewCo di proprietà del Mef, oltre ad evidenziare i profili di illegittimità costituzionale della norma in questione (art. 6 del D.L. 131 del 2023), ha rinviato alla Corte Costituzionale, per le valutazioni del caso, le “Disposizioni di interpretazione autentica in materia di cessione di complessi aziendali da parte di aziende ammesse alla procedura di amministrazione straordinaria ”.
Purtroppo, la recente nomina nella Consulta del Prof. Massimo Luciani, legale difensore di Ita nelle cause dei lavoratori AZ, ha suscitato non poca amarezza e preoccupazione nei lavoratori per il probabile conflitto di interessi determinatosi e che la Cub Trasporti, inascoltata da diverse forze politiche, PD in testa, ha tentato di far emergere.
Comunque, è auspicabile che la Consulta resti impermeabile alle pressioni della politica e che si rifiuti di replicare l’aberrante pronunciamento del 16.6.2022, quando respinse il ricorso di alcuni parlamentari (Sen. De Falco, On. Fassina ed altri) che denunciarono di essere stati chiamati a votare alla Camera e al Senato, per approvare (art.7 D.L. n.121 del 2021) il trasferimento della flotta e dei beni dalla ex-Compagnia di Bandiera a Ita, in quanto “coerente con la decisione della Commissione Europea ”, i cui atti, però, erano segretati e nessun deputato o senatore poteva acquisire, né consultare.
La Consulta ritenne sufficiente che i parlamentari della Repubblica italiana, traessero le informazioni necessarie per un voto consapevole dai Comunicati Stampa della Commissione UE (sic!): una capriola giuridica effettuata pur di non inceppare il percorso di privatizzazione della nano-Compagnia, come voluto dal Governo Draghi (verso AF!) e realizzato dall’Esecutivo Meloni (verso LH!).
Stavolta, quindi, è necessario che prevalga il senso di responsabilità dei Giudici della Corte Costituzionale nei confronti di migliaia di famiglie, evitando peraltro che si ipotechi una pietra angolare del diritto del lavoro: la continuità occupazionale nel trasferimento delle attività da un’azienda all’altra.
E’ pur vero che un primo segnale positivo è arrivato con l’accoglimento da parte della Consulta, ufficializzato il 18.2.2025, delle opinioni “amicus curiae ” depositate dai legali della Cub Trasporti e dagli avvocati di altri sindacati, a sostegno della incostituzionalità della norma in questione. E’ il momento di insistere. E’ ora di farsi sentire e vedere, rilanciando il percorso di mobilitazioni necessario per la tutela del futuro occupazionale e della difesa dei diritti di chi è stato espulso dal lavoro in un settore in grande espansione. E’ ora di non restare invisibili.
La Cub Trasporti, insieme a Navaid e Usb organizza un: PRESIDIO DEI LAVORATORI ALITALIA
25.3.2025 – ORE 9 – via Mazzarino-angolo via XXIV Maggio.
Cub Trasporti, 5.3.2025