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Pisa: Oggi presidio a sostegno di famiglie ed educatori

Arrivano i licenziamenti

Mercoledi’ 5 marzo ore 17, Presidio davanti la Prefettura di Pisa in piazza Mazzini


Sono arrivati i primi
licenziamenti nella Cooperativa Fast di Livorno che si occupa dell
’assistenza degli alunni disabili nelle scuole superiori. Sono le prime conseguenze dei tagli alla assistenza specialistica, nel capoluogo labronico molti studenti hanno perso ore di assistenza e il mancato stanziamento di risorse mette le cooperative in condizioni di grave disagio.

Il sistema delle esternalizzazioni, gestito dagli enti locali, genera condizioni di lavoro gravose per operatrici e operatori, combinandosi con contratti collettivi assolutamente insufficienti dal punto di vista retributivo e delle tutele, nonostante i recenti rinnovi.

Un combinato disposto, quello tra appalti/accreditamenti e disposizioni contrattuali, che genera lavoro povero, conflitti continui con le cooperative e le associazioni del terzo settore, ore perse, la costante (e comprensibile) fuga dal settore, con il rischio ulteriore di dispersione delle professionalità.

Il sistema delle esternalizzazioni ha, purtroppo, come obiettivo principale, il mero calcolo di sostenibilità di bilancio, con buona pace per l’inclusione sociale e i progetti di vita per le persone con disabilità, per i quali il Governo Meloni, come peraltro tutti i precedenti, spende belle parole, ma poi taglia le risorse finanziarie.

Ed è così che dopo l’approvazione, nell’estate del 2024, della legge n.65, che istituisce l’ordine professionale e l’albo degli educatori professionali socio-pedagogici (un vero e proprio danno per chi svolge questa professione), arriva anche la beffa dell’unificazione dei disegni di legge che “promettevano” la statalizzazione di chi lavora nei servizi di assistenza all’autonomia e alla comunicazione, all’interno delle scuole pubbliche.

Nel Testo Unificato è stato completamente cancellato il riferimento al Ministero dell’Istruzione come ente di riferimento, per il percorso di internalizzazione di questo personale, a favore di un non meglio precisato riferimento agli enti locali.

Nella recente audizione in Commissione, l’ANCI ha sottolineato che il Fondo Unico per l’inclusione delle persone con disabilità, da cui i Comuni attingono una parte dei fondi per l’assistenza scolastica, è già ad inizio anno assolutamente insufficiente per garantire il servizio. È, pertanto, impensabile che gli enti locali possano pensare all’internalizzazione.

Per di più, il Fondo Unico ha subito un drastico taglio di risorse da parte del Governo passando da 512 milioni del 2024 a 400 milioni per il 2025. Risulta chiaro che dietro questa modifica ai disegni di legge ci sia la volontà di “buttare la palla in tribuna” da parte delle forze politiche, disattendendo puntualmente quanto promesso in campagna elettorale.

Come Cub, insieme ad altre organizzazioni sindacali di base, vogliamo  supportare le lotte di chi svolge il “lavoro sociale”, un lavoro a cui istituzioni locali e nazionali non accordano la dovuta attenzione creando in questo modo studenti  e studentesse di serie B con minori diritti e opportunità.

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