Cub Trasporti sollecita la DG Competition ma Vestager&Co negano l’evidenza e poi provano a sviare l’argomento
Sono in molti in Italia e nella UE che vorrebbero far credere che gli slot di Alitalia sono passati ad ITA ad insaputa del Gestore italiano (Assoclearance), dell’Enac, del Governo e, addirittura, della UE stessa.
La DG Competition il 19.1.2024, in risposta alla ennesima lettera trasmessa dalla Cub trasporti il 3.1.2024 (ribadita il inglese lo stesso 19.1.2024), manifesta un evidente ripensamento rispetto alle precedenti sue considerazioni, fornite in riscontro sia alle precedenti osservazioni della scrivente O.S., sia, il 3.8.2023, alla interrogazione depositata nel Parlamento UE da alcuni deputati italiani: stavolta si limita ad enunciare la norma sul trasferimento degli slot, Vestager&Co, infatti, affermano che gli slot possono essere trasferiti “anche in assenza di acquisizione“, “a condizione che il numero di slot trasferiti sia proporzionale al numero di aeromobili, equipaggio, ecc., oggetto di trasferimento“: un’inutile precisazione, riferita dalla Cub Trasporti stessa, nella lettera inviata alla DG Competition il 19.6.2023, ribadita in quelle trasmesse il 3.8.2023 e il 2.10.2023.
Il fatto è che tra Alitalia ed Ita, a detta della nano-compagnia, non c’è stato un trasferimento di ramo d’azienda! Se poi, la DG Competition valutasse che c’è stato un vero e proprio passaggio di ramo d’azienda, così come sostengono la Cub Trasporti e decine di ricorsi depositati da migliaia di lavoratori, non può far finta di non sapere che non sono transitati i lavoratori da Alitalia a ITA, in barba alla normativa nazionale ed europea sulla stessa cessione di ramo d’azienda: una situazione che pregiudica la legittimità del passaggio degli slot e che sarebbe sanata solo se passassero anche i lavoratori.
La DG Competition nella lettera sostiene che “i dipendenti dell’Alitalia hanno già impugnato gli atti di licenziamento per motivi di 《continuità aziendale》, cosìcché la questione è al vaglio della giurisdizione nazionale“: un tentativo dei burocrati europei di dire che la questione se la devono risolvere i dipendenti e non la DG Competition, che, come detto in altre occasioni, finge di non sapere e non vedere.
E’ comunque emblematico, su finire della lettera della DG Competition, il suo tentativo di rimpallare la questione alla Commissione europea e di rinunciare alla sua funzione di controllo: “Si fa presente, infine, che questa risposta rappresenta il punto di vista dei servizi della DG Concorrenza e non può essere considerata una posizione formale della Commissione europea “.
Un approccio già evidenziato quando, il 16.10.2023, la DG Competition sottolineava che la responsabilità della autorizzazione al passaggio degli slot da Alitalia a Ita era di Assoclearance, sapendo bene che il Gestore italiano, aveva negato l’accesso ai dati alla Cub Trasporti, tentando comunque di attribuire la “paternità” del suddetto passaggio, ad Enac che a sua volta, in specifica comunicazione, l’aveva rimbalzata ad Assoclearance: un rimpallo di cui fanno le spese i lavoratori.
A fronte di tutto ciò sembra trovare fondamento quanto ha detto O’Leary di Ryanair, in una intervista pubblicata sul Corriere della Sera il 21.1.2024, quando, riferendosi alla DG Competition ha affermato: “di solito sono inutili. La signora Margrethe Vestager ha una lunga serie di fallimenti nella tutela della competizione. Ho perso il conto dei ricorsi che abbiamo vinto contro Bruxelles sulle autorizzazioni degli aiuti di Stato miliardari ai vettori nazionali durante il Covid“.
La Cub Trasporti non resterà zitta e buona e non resterà inerme rispetto ad una manovra che lascia migliaia di persone senza lavoro.
Arriveremo fino a far pronunciare alla Corte di Giustizia UE: coloro che hanno finto di non capire e di non sentire si stanno assumendo gravissime responsabilità sulle spalle di migliaia di lavoratori, del Paese e dei cittadini.
22.1.2024 Cub Trasporti
Sul caso leggi l’articolo di Verità&Affari del 24 gennaio 2024 “Bruxelles, la Dg Competition brancola nel buio. Il caso Ita”.
E ascolta l’intervista a Radio Onda Rossa rilasciata da Antonio Amoroso venerdì 26 gennaio – Segui la diretta “Ita Airways-Lufthansa, un matrimonio complicato da fare”.
Sull’argomento è intervenuta anche la parlamentare Francesca Donato, Membro del Parlamento Europeo Non Iscritti, che ha raccolto le denunce della Cub trasporti sull’illegittimo passaggio degli slot da Alitalia a Ita senza il personale.
In questo video Francesca Donato affronta un argomento di grande rilevanza ma spesso trascurato: il passaggio da Alitalia a ITA. Questa transizione ha lasciato molti ex dipendenti di Alitalia senza lavoro e sollevato importanti interrogativi sulla legittimità delle azioni intraprese. Cosa tratta il video video: Le decisioni normative e le strategie che hanno guidato la creazione di ITA. La problematica vendita degli slot aeroportuali: un’analisi delle implicazioni legali secondo le normative UE. La risposta alla Commissione Europea e le azioni intraprese per cercare chiarezza e giustizia. Inoltre nel video viene esaminata in dettaglio la dinamica del trasferimento degli slot aeroportuali e le sue conseguenze, non solo dal punto di vista aziendale ma anche in termini di impatto sui lavoratori e sul rispetto delle normative europee. FRANCESCA DONATO – Mep Non Iscritta al parlamento Europeo La responsabilità esclusiva per i pareri espressi spetta all’autore. Questi pareri non riflettono necessariamente le posizioni ufficiali del parlamento Europeo.
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