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APPELLO PER LA PACE E LE SPESE SOCIALI

NO ALLE SPESE MILITARI, Sì ALLE CASE POPOLARI

APPELLO PER LA PACE E LE SPESE SOCIALI – VENERDI’ 20 MAGGIO SCIOPERO GENERALE E SOCIALE

Prima la pandemia, con le terribili conseguenze che ha prodotto per l’aggravamento della crisi, la cassa integrazione e la disoccupazione.

Ora l’inaccettabile invasione militare della Russia contro l’Ucraina e la risposta di guerra aperta da parte della NATO, l’invio di armamenti pesanti, con una escalation che ci sta portando in un conflitto senza uscita. A una recessione già devastante, se ne sta aggiungendo una ancora peggiore. In Italia, cresce la povertà: più di due milioni di famiglie sono classificate in povertà assoluta e quasi 1 milione tra queste vivono in affitto. Sono almeno 500 mila i senza dimora. 650 mila sono le famiglie collocate in graduatoria, in attesa vana di una casa popolare, 150 mila famiglie hanno lo sfratto in esecuzione e altrettante sono sotto minaccia di sgombero, perché non ce la fanno a pagare il mutuo.

Per aumentare le case popolari e ridurre così il disagio abitativo non si trova un euro. Eppure, in quattro e quattr’otto, il governo Draghi trova 13 miliardi in più per una folle corsa al riarmo mentre le famiglie non riescono a sostenere le spese dell’aumento delle bollette e dei generi alimentari.

La guerra serve ai padroni del mondo, da Putin a Biden. L’Europa si accoda, incapace di una iniziativa autonoma per l’immediato cessate il fuoco e l’avvio di una vera trattativa di pace.

I popoli sono le vittime!

La corsa agli armamenti ingrassa i grandi produttori di armi e provoca altri tagli alle spese sociali!

La guerra produce una economia di guerra che, per prima cosa, bombarda la questione sociale, oscura i problemi del lavoro e della precarietà, cancella il dramma degli sfratti e dei senza casa.

Vogliamo una politica di pace!  Vogliamo la giustizia sociale e fiscale!

Chiediamo sfratti zero e che nessuno venga sfrattato senza passaggio da casa a casa!

Chiediamo un vero piano casa per incrementare di 500 mila alloggi a canone sociale l’offerta di case popolari, recuperando l’immenso patrimonio immobiliare vuoto e abbandonato.

Per queste ragioni il 20 maggio saremo allo sciopero generale indetto dai sindacati di base e conflittuali, partecipando alle manifestazioni che si terranno nelle città italiane.

UNIONE INQUILINI

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