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Cinque decessi in un solo giorno

Tre dei cinque operai morti ieri, 25 maggio, lavoravano in Lombardia, un altro in Sardegna e uno in Calabria. Regioni diverse, differenti settori ma identica la condizione di insicurezza e carenza di regole e, soprattutto, di controlli severi per il rispetto delle tutele per coloro, uomini e donne, che ogni giorno si recano al lavoro ma rischiano incidenti a volte fatali

La Cub ribadisce l’importanza dei controlli a carico delle aziende per verificare il rispetto di quanto previsto in materia di sicurezza sul lavoro e ribadisce quanto la mancanza di investimenti in tal senso e la dilagante precarietà siano tra i principali fattori che concorrono allo stillicidio quotidiano di morti sul lavoro. In particolare Cub chiede che venga istituito il reato di ‘omicidio sul lavoro’, con il segretario nazionale Walter Montagnoli che commenta: “E’ una vergogna, governo dopo governo non cambia nulla: si istituisca il reato di omicidio sul lavoro e si chiudano le aziende, mantenendo il salario per i lavoratori, che non rispettano le leggi”.

LEGGI LA RASSEGNA STAMPA DEL 26 MAGGIO

Ascolta l’intervista ad Antonio Amoroso, segreteria nazionale Cub, Radio Onda d’Urto – 26 maggio 2023

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