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Comune di Pisa e nuovo piano di fabbisogno

A seguire la nota scritta dalla Cub PI al Comune di Pisa:

“Il piano di fabbisogno del personale dovrà, in autunno, essere redatto dalla Giunta ma fin da ora chiediamo un confronto preventivo sugli indirizzi e sulle scelte future. Molti dipendenti assunti si sono dimessi dall’incarico avendo vinto altre selezioni concorsuali vicino a casa o per accedere a profili professionali più alti, tuttavia è indubbio che in numerosi uffici e servizi si lavori male e del tanto decantato benessere organizzativo non si vede traccia alcuna.
Rendiamo pubbliche allora, preventivamente, alcune rivendicazioni alla Giunta e al Segretario Generale chiedendo fin da ora un tavolo di confronto sul piano di fabbisogno dell’Ente.

 Progressioni verticali destinati al personale interno al fine di favorire opportunità di carriera e di miglioramento salariale. Urge approfondire congiuntamente i contenuti del nuovo Ccnl (a tal riguardo proponiamo di organizzare, con tecnici della Pa e degli enti locali, un seminario aperto nei primi giorni di ottobre). Il sistema delle progressioni verticali prevede la possibilità transitoria fino al 2025 di derogare al requisito del titolo per l’accesso dall’esterno, la deroga viene estesa anche al vincolo del 50% dei posti da riservare per l’accesso dall’esterno.

Una ricognizione, ufficio per ufficio, delle carenze di organico perchè non è sufficiente assegnare a una direzione personale senza verificarne la collocazione. Abbiamo verificato assegnazioni discutibili in uffici facenti parte della medesima direzione a discapito di altri dove i carichi di lavoro sono rimasti invariati, eccessivi e insostenibili. Vogliamo entrare nel merito delle assunzioni a tempo indeterminato e di quelle a tempo determinato per verificare le cosiddette esigenze temporanee che solitamente hanno riguardato servizi educativi e Polizia locale ma anche altri uffici. Ci sono casi di uffici e servizi per i quali eravamo a conoscenza di pensionamenti che avrebbero determinato carenze professionali e di organici con impatti negativi sull’Ente, nonostante ciò non sono state operate scelte come l’affiancamento di dipendenti a colleghi più anziani per il passaggio di consegne provvedendo ad assunzioni in tempo utile. Nel corso del tempo gli organici di alcuni uffici sono stati ridotti al lumicino per una conoscenza inadeguata e insufficiente dei reali fabbisogni.

Sulle mobilità interne crediamo necessario un Regolamento condiviso al fine di garantire i trasferimenti di personale che da tempo attende una nuova collocazione. Nello specifico del piano occupazionale urge conoscere gli atti di indirizzo della Giunta, quale sia insomma l’idea futura dell’Ente, come sarà organizzata la macchina comunale, con quanti b, c e d, con quanti amministrativi e tecnici per capirci.

Chiediamo una ricognizione sui servizi esternalizzati al fine di valutarne l’effettiva convenienza visto che una nostra proposta storica è stata da sempre la reinternalizzazione di servizi e personale (ove le normative vigenti lo consentano). Capita sovente che un piano triennale venga modificato in corso d’opera per la necessità di cambiare il profilo delle nuove assunzioni, il sindacato non può limitarsi a prendere atto della situazione, entrando invece nel merito delle scelte che comunque competeranno all’Amministrazione.

Sullo scorrimento delle graduatorie vigenti siamo convinti che si debba andare avanti accelerando i tempi dei concorsi e organizzando gli uffici competenti per il raggiungimento di questi obiettivi al fine di scongiurare ritardi di mesi\anni.

Si rende necessario comprendere se tutte le assunzioni previste per gli anni 2021\22 sono state effettuate e se nel frattempo alcune unità di personale hanno rassegnato le dimissioni al fine di bandire nuovi concorsi per compensare le uscite. Stando al Piano di fabbisogno attuale crediamo che le assunzioni previste per il 2023 siano quindi insufficienti e da rivedere partecipando al sindacato tempestivamente le cessazioni e i nuovi ingressi. Certi di trovare risposta proponiamo per inizio ottobre un primo tavolo di confronto sul Piano occupazionale previa ricognizione dei reali fabbisogni”.

Sindacato di Base Cub Comune di Pisa

Delegati\e Rsu della Cub

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