Nei giorni dal 9 al 11 ottobre 2024 si svolgerà ad Ancona il G7 salute: tutti i governi dei paesi del G7, che si autodefiniscono i “Sette Grandi” cioè Stati Uniti, Canada, Gran Bretagna, Francia, Germania, Italia e Giappone, così come le politiche dell’Unione Europea hanno abbracciato la strada della privatizzazione, e della gestione commerciale della salute, con un progressivo definanziamento del Servizio Sanitario Pubblico.
I governi di tutto il mondo subiscono le pressioni delle multinazionali del farmaco, Interessate ad Imporre un modello di prevenzione basato sull’abuso di prassi farmacologiche e vaccinali, con le quali realizzare forti guadagni, togliendo anche ai singoli stati la possibilità di fare scelte indipendenti.
Queste politiche incidono pesantemente sia sull’accesso ai servizi e sul diritto alle cure sia sulle condizioni delle lavoratrici e lavoratori del settore. Carenze di personale, carichi di lavoro insostenibili, bassi salari, turni pesanti, differenze salariali fra lavoratrici e lavoratori con pari qualifica ma inquadrati in una molteplicità di contratti diversi, rendono sempre più difficile il lavoro nel settore sanitario e socio sanitario assistenziale: una condizione che si ripercuote anche sulla qualità delle cure.
Per questi motivi la scrivente O.S. CUB Sanità italiana, proclama per l’intera giornata del 11 ottobre 2024:
Sciopero Nazionale per i lavoratori e le lavoratrici del settore sanitario, socio-sanitario e socio-assistenziale
PER:
Per un Servizio Sanitario Nazionale (SSN) gratuito, universale, a gestione pubblica, partecipata, democratica e popolare.
Per un Contratto Nazionale Unico per tutti i lavoratori e lavoratrici della sanità pubblica, convenzionata, privata, appaltata, per superare le differenze giuridiche e contrattuali Per la reinternalizzazione dei servizi pubblici in appalto o accreditamento.
Per un piano straordinario di assunzioni di personale medico, infermieristico, OSS, tecnico a tempo Indeterminato e stabilizzazione dei precari.
Per l’eliminazione del numero chiuso universitario per le professioni sanitarie e sociosanitarie.
Per l’abolizione di tutti i ticket sanitari.
Per la messa in sicurezza del Servizi e strutture sanitarie, per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e degli utenti.
Per il potenziamento dei servizi nel territorio a partire dai consultori che devono essere laici, gratuiti, aperti alle esigenze di salute e libera scelta.
Per il blocco delle spese militari e per investimenti per i servizi pubblici essenziali come sanità scuola trasporti.
CONTRO
Le privatizzazioni e il sistema di appalti e subappalti.
L’autonomia differenziata che disgrega il paese e allarga le differenze sociali fra i territori.
Contro gli attacchi alla Legge 194 e alla Legge 180.
Contro la mercificazione del welfare e dei servizi sociali e il continuo peggioramento dei servizi e dei trattamenti economici e normativi di chi ci lavora.
Contro il disprezzo della salute delle lavoratrici e lavoratori e della sicurezza nei luoghi di lavoro, che sta producendo il continuo aumento dei morti sul lavoro.
Lo sciopero sarà effettuato per l’intera giornata di venerdì 11 ottobre 2024 per ogni turno di lavoro compreso il primo turno montante per i turnisti.
Durante lo sciopero saranno garantiti i servizi minimi essenziali.
Si sollecitano le associazioni datoriali in indirizzo alla puntuale comunicazione dello sciopero alle proprie associate, consociate al fine di ottemperare all’obbligo di informazione all’utenza e per la garanzia del servizi minimi essenziali ai sensi delle norme che regolamentano la materia, come previsto dall’art 2 comma 6 legge 146/90.
Per CUB Sanità italiana
La segreteria Nazionale
Paola Sabatini
Milano, 2 settembre 2024
Confederazione Unitaria di Base
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