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Utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie


Con nota prot. 233503 del 2 maggio 2023, l’Area Sanità e Sociale della Regione Veneto, richiamata l’ordinanza del Ministero della Salute del 28 aprile 2023, che ha reiterato l’obbligo di utilizzare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie all’interno dei reparti delle strutture sanitarie che ospitano pazienti fragili, anziani o immunodepressi, nonché nei reparti delle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali, gli hospice, le strutture riabilitative e le strutture residenziali per anziani
(nonostante la cessazione da oltre un anno dello stato di emergenza), ne ha integrato e aggravato le previsioni disponendo che sia mantenuto l’obbligo di utilizzare i suddetti dispositivi anche al di fuori dei reparti di degenza (fattispecie, invece, espressamente esclusa nell’Ordinanza del Ministero) in tutti gli ambienti al chiuso delle strutture sanitarie, nonché in tutti gli spazi comuni sanitari anche se non adibiti espressamente all’attività sanitaria e assistenziale. (segue, Leggi la diffida completa)

L’inasprimento della misura di sanità pubblica in discussione appare del tutto illegittima, non soltanto perché viziata da difetto di adeguata motivazione, ma anche e
soprattutto perché contrasta con le molteplici evidenze scientifiche relative alla sostanziale inutilità dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie ai fini della riduzione della diffusione del virus, e al contempo non considera i gravi rischi connessi all’utilizzo generalizzato e prolungato dei medesimi“, sottolinea Cub Veneto nella comunicazione ufficiale inviata al presidente della Regione Zaia e ad altri dirigenti del settore sanitario, farmaceutico e soci-assistenziale veneti.

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