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Italia Trasporto Aereo

Stando agli articoli a firma di Daniele Martini pubblicati su Domani il 26.1.2023 e sull’Espresso il 30.4.2023, ITA il 27.12.2021 stipulò una onerosissima partnership con TIE-True Italian Experience, una neonata piattaforma on-line emiliana per la promozione del turismo italiano. Tale consulenza venne avviata da Italia Trasporto Aereo circa 2 mesi e mezzo dopo il suo decollo, quando alla cloche Lazzerini affiancava Altavilla

La spesa di ITA prevista per la suddetta consulenza era da capogiro: circa 15 mln di euro in 4 anni! Nello specifico: € 901.000 per le attività svolte nel 2021 e € 3.604.000 per il 2022 (diviso in rate mensili da € 303.333,33 più IVA). Altri € 10.250.000 per il 2023, 2024 e 2025 (divise in 36 rate da € 284,733,33).
Tutto ciò nonostante la resa di tale “investimento” per ITA, in termine di passeggeri convogliati, è sembrata, stando ai risultati riferiti da un’audizione interna alla nano-compagnia, tutt’altro che profittevole, fino al punto che il suo CdA ha di recente deciso di non proseguire il contratto con TIE che, comunque, ha ricevuto finora un compenso importante: 4,2 mln di euro!
“Cervello dell’operazione” sembrerebbe uno dei due proprietari di TIE: Gianni Prandi, “personaggio intraprendente e poliedrico” lo definisce l’Espresso, “a suo agio nell’area di sinistra ed il sindacato, la Cgil di Maurizio Landini di cui è amico fin dall’infanzia” e che fin dal 2019, come si rintraccia dalle cronache giornalistiche, ha un ruolo centrale nella gestione della comunicazione della Cgil stessa.

Quattrini in volo, Ita paga e non pretende“, L’Espresso, 30 aprile 2023pag.1 ; pag.2 ; pag.3 ; pag.4

AFFARI PERICOLOSI

È PROPRIO QUEST’ULTIMA LA “SCOPERTA” CHE PONE QUESTIONI A DIR POCO INQUIETANTI PER IL SINDACATO: È OPPORTUNO CHE CHI CURA LA COMUNICAZIONE DI UNA O.S. STIPULI LAUTI CONTRATTI CON LE STESSE AZIENDE, CON CUI IL MEDESIMO SINDACATO FIRMA ACCORDI “A PERDERE” PER I LAVORATORI?

Va ricordato che ITA ha versato i 4,2 mln di € a TIE mentre perdeva oltre 480 mln di € l’anno e che:

➢ 25 giorni prima della stipula del contratto tra ITA e TIE, è stato firmato, da CgilCislUilUgl+AnpacAnpav, un rinnovo del CCNL Trasporto Aereo – sezione vettori, all’epoca scaduto da 4 anni, senza prevedere 1 solo euro di aumento dei minimi tabellari (alla faccia della inflazione!), prevedendo tagli del 30-40% sulle tabelle retributive delle indennità di volo, applicabili ai piloti e assistenti di volo di ITA;

➢ Nel silenzio di CgilCislUilUgl+AnpacAnpav, ITA, pur essendo una società pubblica, ha effettuato le “selezioni” del personale senza alcuna trasparenza e applicazione di criteri oggettivi, imbarcando a suo piacimento chi ha ritenuto opportuno, a partire, stando alle dichiarazioni giornalistiche, da gran parte delle strutture dei sindacati firmatari e dei loro iscritti. Inoltre, spesso, ITA, ha lasciato a carico della collettività chi aveva le professionalità richieste, per imbarcare personale da formare, come nel caso dei piloti diventati comandanti, compresi alcuni vertici delle OO.SS. firmatarie delle intese del 2.12.2021;

➢ ITA, nonostante il pronunciamento del Consiglio di Stato sui suoi obblighi di trasparenza, continua a secretare l’atto di vendita di Alitalia alla nano-compagnia, la cui pubblicazione confermerebbe l’illegittimità delle mancate assunzioni degli attuali dipendenti di Alitalia Sai in A.S. che, con oltre 1100 ricorsi sono in causa, nonostante il rifiuto di alcune OO.SS. firmatarie a sostenerli in tribunale con i loro studi legali.

UN MAGNANIMO REGALO O UN RIPENSAMENTO NECESSARIO?

Alla luce di quanto è avvenuto alcune ombre si allungano anche sull’accordo del 22.2.2023, con cui dal mese di aprile di quest’anno è stato assicurato per Piloti e AA/VV in forza in ITA un aumento del 30-40% delle retribuzioni, a dispetto della contrarietà del vertice aziendale espressa poco tempo prima e delle contemporanee rivendicazioni di CgilCislUilUgl su una progressiva ricomposizione dei salari a partire dal 2023, anziché dal 2025 come contenuto nelle intese del 2.12.2021: un magnanimo regalo del vertice di ITA per amore dei dipendenti o un ripensamento necessario per “tamponare” in anticipo le conseguenze dell’articolo di Domani del 26.1.2023, con cui sono venute a galla le consulenze pazze del 2021, mentre si tagliavano l’occupazione e i salari?

Roma 2.5.2023 CUB TRASPORTI

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