SABATO 6 APRILE IN PIAZZA AD ALESSANDRIA PER DIFENDERE LA NOSTRA SALUTE E QUELLA DELLE GENERAZIONI FUTURE
Il 6 Aprile alle ore 15.00 da Viale della Repubblica partirà il corteo contro la proposta che vede la provincia di Alessandria come possibile sito per il deposito nazionale in cui ospitare le scorie radioattive provenienti dalle dismesse centrali nucleari e contestualmente quelle ospedaliere.
Nulla è ancora stato deciso; il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha pubblicato sul sito istituzionale l’elenco di 51 aree presenti nella Carta Nazionale delle Aree Idonee (CNAI). In questa carta, tra i siti ritenuti più idonei, ce ne sono ben 5 della provincia di Alessandria.
IMPEDIAMO CHE QUESTO AVVENGA! DICIAMO NO! DAL BASSO SENZA DELEGARE LA NOSTRA VITA ALLE ISTITUZIONI! IL DEPOSITO SARÀ GRANDE COME CIRCA 200 CAMPI DI CALCIO.
Il deposito progettato sarà idoneo a stoccare 78.000 metri cubi di scorie nucleari ospedaliere e di alcune industrie, definiti a bassa intensità, perché dimezzano la loro radioattività “solo” dopo circa 300 anni.
Inoltre il deposito sarà anche il contenitore di 17.000 metri cubi di rifiuti radioattivi definiti ad alta intensità, provenienti dalle centrali nucleari italiane dismesse, che per perdere la propria pericolosità necessitano milioni di anni.
Un deposito misto di questo tipo non esiste in nessun altro posto nel mondo! Accettare questo deposito significa condannare la nostra terra ad essere la discarica nucleare d’Italia! Significa condannare noi e le generazioni future.
Certamente ci vuole un bel coraggio e una bella faccia tosta per proporre ancora veleni nella nostra zona.
Da tempo il nostro territorio è utilizzato come spazzatura: abbiamo già dato e continuiamo a dare con un tasso spaventosamente alto di tumori e patologie che colpiscono la popolazione a causa dei veleni prodotti dalla logica del profitto, abbiamo un territorio devastato e sfruttato da anni di inquinamento dell’Acna di Cengio, dell’Ecolibarna di
Serravalle, dell’Eternit a Casale, passando per discariche chimiche, senza contare che ancor oggi abbiamo l’attività del Polo Chimico a Spinetta, che tra le altre cose è il maggiore produttore d’Europa del Pfas a catena corta.
La SOGIN (la società pubblica responsabile degli impianti nucleari italiani e della gestione dei rifiuti radioattivi) non rispetta neanche i suoi criteri di inidoneità; infatti seguendo i criteri al quale dice di rifarsi, il nostro territorio è inadatto. Questo perché tra i presupposti per fare un insediamento di questo tipo senza gravi rischi alla salute degli abitanti delle zone limitrofe al deposito c’è che il terreno non sia alluvionale.
Una dimostrazione di non idoneità l’abbiamo avuta puntuale con le ultime piogge che hanno subito mandato a bagno le zone scelte per il previsto deposito.
Stiamo parlando di un terreno caratterizzato da falde affioranti e profonde che di per sé sono una risorsa idrica importantissima per il territorio.
La distanza dai centri abitati è un’altra delle caratteristiche richieste. Anche da questo punto di vista è evidente che i siti scelti non sono idonei per la pericolosa vicinanza con i centri abitati, i paesi, ma anche con centri densamente popolati come le città di Alessandria, Casale, Vercelli, Acqui Terme…
Un altro aspetto da tenere presente è la conformazione del territorio dal punto di vista idrogeologico.
La richiesta popolare per il territorio oggi è quella della bonifica delle arie contaminate; da tempo è in atto anche una politica di rivalutazione del territorio in termini di agricoltura biologica, enologica, paesaggistica e di incremento del turismo. Un deposito di questo tipo renderebbe tutto vano.
I rifiuti radioattivi delle centrali nucleari sono un’eredità scomoda data da un errore del passato, non dimentichiamolo. Oggi da più parti si ripropone il nucleare. se pur di nuova generazione, ma il nucleare ha sempre come conseguenza RIFIUTI RADIOATTIVI: non produciamone di nuovi!
Non facciamo nuove centrali nucleari! Questi nuovi rifiuti inevitabilmente finirebbero nel deposito nazionale che vogliono costruire!
NO AL DEPOSITO NUCLEARE NAZIONALE NELL’ALESSANDRINO
NO AL NUCLEARE